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Libertà religiosa

Legalizzati in Egitto altri 74 luoghi di culto cristiani

 

Prosegue la legalizzazione delle chiese costruite prima del 2016, anno in cui è stata introdotta la legge sulla costruzione dei luoghi di culto cristiani fortemente voluta dal presidente al-Sisi.

Continua in Egitto il processo di legalizzazione delle chiese e dei luoghi di culto cristiani. Con i 74 esaminati nei giorni scorsi, il numero di edifici legalizzati, il numero sale a 1.568 su un totale di 5.540 richieste presentate da quando nel 2016 è entrata in vigore la Legge sulla costruzione delle chiese, una norma voluta fortemente dal presidente Abdel-Fattah al- Sisi che mette al sicuro le comunità cristiane da attacchi e ritorsioni da parte di gruppi integralisti perché regolarizza gli edifici costruiti senza i permessi necessari, un tempo difficili da ottenere e soltanto a certe condizioni come ad esempio rinunciare a campanili e campane. L’associazione Christian Solidarity Worldwide ha spiegato all’agenzia di stampa AsiaNews che adesso l’iter per ottenere l’autorizzazione a costruire un luogo di culto cristiano è meno complicato. Nel rallegrarsi delle nuove legalizzazioni, il capo esecutivo della CSW, Mervyn Thomas, ha espresso apprezzamento per l’azione del governo in favore della minoranza cristiana che mette un freno alle “storiche ingiustizie che colpiscono la comunità cristiana” auspicando che le autorità “proseguano sul cammino delle riforme e nel contrasto alle pratiche che continuano a limitare la libertà di culto”. Tuttavia, ha spiegato, la legge non si applica ad altri gruppi religiosi minoritari come gli ahmandi, i Baha’i e gli sciiti. L’Egitto è un paese musulmano. I cristiani costituiscono il 10 per cento circa della popolazione. Generalmente integrati, tuttavia i cristiani sono oggetto di discriminazioni e abusi da parte dei fondamentalisti e della popolazione che ne subisce l’influenza. Sono inoltre stati ripetutamente oggetto di attentati cruenti.