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Cristo Re a cura di Ermes Dovico
SETTIMANA SANTA

Le strade della Pasqua

Il vero percorso che introduce al mistero della morte e risurrezione di Gesù è la liturgia. Sfoltita da rappresentazioni sentimentali, essenziale nelle parole e nei gesti, pulita nella scansione dei canti, non è appena ‘sacra rappresentazione’, ma ‘sacramento’ che dice il mistero e lo contiene.

Ecclesia 08_04_2017
Settimana santa

In quanti modi siamo chiamati a partecipare agli avvenimenti che segnano l’ultima settimana della vita di Gesù? Arriva uno strappo dalle notizie degli attentati e delle incursioni aeree e terrestri, che abbagliano con gli incendi e la disperazione di feriti e soccorritori. Il volto di Cristo in croce si riverbera nello strazio dei bambini e delle madri, e contrasta con la durezza di chi imbraccia armi e lancia bombe. La scia lunga della Passione del Signore si trascina sanguinosa per le strade della storia attraverso l’odio e l’insipienza degli uomini, e diventa segno di redenzione nei gesti della carità.

L’amorosa compassione del popolo cristiano percorre le vie di ogni paese con le immagini della Via Crucis. Nelle piazze e nelle Chiese ragazzi e adulti  impersonano Pilato che condanna e il Cireneo che soccorre. La Veronica asciuga il volto a Gesù e la Madre gli si avvicina; la folla grida e i soldati battono i chiodi; i ladroni presso la croce del Signore e i discepoli alla deposizione del corpo morto; anche  Gesù, impersonato da un ragazzo. Tutta la scena si rianima davanti agli occhi e al cuore attraverso una voce, un panneggio, un segnale, una vibrazione.

Accade anche di avere tra mano – proprio nei giorni che vanno dalla Quaresima alla Passione - un racconto che inventa una storia vera. Longino, il centurione che vede morire Gesù, è il protagonista di un percorso da Roma alla Palestina nel romanzo La lancia di Longino di Louis De Wohl; fugge da un amore impossibile e percorre ai margini una storia parallela alla sua, coinvolto nel riconoscimento della divinità di Cristo. La lettura di romanzi che ‘arricchiscono’ i fatti della vita del Signore senza stravolgerli e tradirli è strumento di immedesimazione con il Vangelo. Accadeva con i vecchi film sulla passione del Signore e forse con i ‘misteri’ medioevali.

Ma il vero percorso che introduce al ‘mistero della fede’ è la liturgia. Sfoltita da rappresentazioni sentimentali, essenziale nelle parole e nei gesti, pulita nella scansione dei canti, non è appena ‘sacra rappresentazione’, ma ‘sacramento’ che dice il mistero e lo contiene. Si sventolano gli ulivi nell’ingresso a Gerusalemme e subito il clamore si placa nel racconto drammatico del Vangelo.

I sacerdoti si radunano attorno agli olii del Giovedì santo, magari anticipato alla sera antecedente per rendervi partecipe il popolo che riceverà le unzioni sacramentali. Ci si ritrova attorno ai dodici apostoli per la lavanda dei piedi e il dono del Corpo e Sangue. Ecco innalzata la croce per adorarla il Venerdì santo; in comunione col papa a Roma tutto il popolo cristiano ripercorre la via dei martiri antichi e nuovi. Il silenzio del Sabato santo si apre all’Alleluia della Veglia di Risurrezione.

La vita di Gesù entra nella nostra vita e nella nostra morte, in una strada che va oltre la nostra povera storia umana, e la illumina con la speranza certa della risurrezione. Ne ritroviamo i segni nel vivere quotidiano, come la sorpresa del giovane chierico che racconta nel bollettino della sua parrocchia il gesto di caritativa con i bambini malati. Ancora il mondo rinasce ad ogni mattino.