Le balle in maschera
Non ci servono opinioni, ci servono domande. Le opinioni le hanno tutti, anche chi legge un articolo di giornale raffazzonato può farsi le sue opinioni, anche chi si nutre di talk h24 dalle 8 di mattina alle 23. Le domande invece sono già un tentativo di risposta, perché se la risposta non c'è allora vuol dire che la domanda è il punto focale, se invece la risposta si trova, allora il problema è risolto.
La domanda è questa. Sui giornali è un gran parlare che quest'anno l'infuenza stagionale è praticamente sparita. Merito di distanziamento, mascherine e gel antisettici per le mani. Wow, questo si che è formidabile.
Quindi abbiamo usato i dpi (dispositivi di protezione individuale) per proteggerci da un virus e intanto questi ci hanno protetti da quell'altro?
Però nel frattempo i dati che ci comunicano sono allarmanti e terrificanti: il contagio covid non si arresta, i morti neppure, il paese rischia la situazione di marzo, dicono i Galli-Locatelli-Brusaferro e compagnia cantante in assetto spaventapasseri.
Quindi, il quesito è: ma se le mascherine ci stanno proteggendo dal virus influenzale, com'è allora che non ci proteggono dal covid, dato che è per questo che le usiamo?
Non è per caso che non ci proteggono affatto dal covid e allora perché continuare a imbavagliare la gente? Oppure è che ci proteggono dai virus, ma c'è un virus mediatico, una pandemia di necessità che sono più penetranti?
Oppure non è forse che in realtà il problema è solo il modo di tracciare i contagi e soprattutto di curarli che fa la differenza? E magari anche i fatturati delle aziende riconvertite in mascherinifici che hanno ormai una parte importante nella risposta?
Domande, non opinioni. Rispondere presuppone la certezza di non dire banalità nè verità addomesticate. Vediamo chi vuole rischiare.
Non è per caso che in giro ci sono delle balle? Delle balle in maschera?