L'avventura del vetro a Venezia
In mostra al Museo Correr oltre trecento pezzi che documentano mille anni di arte vetraia nella Laguna
Si chiama Domenico il primo maestro vetraio veneziano. Il suo nome viene citato in un antico manoscritto dell’anno 982 che attesta la donazione della Chiesa di San Giorgio Maggiore ai monaci benedettini e, di fatto, conferma la data di nascita dell’attività vetraia a Venezia. Da allora sono trascorsi più di mille anni lungo i quali la produzione artigianale ha attraversato stagioni più o meno fiorenti, rimanendo, nei secoli, una costante da cui la stessa immagine della città lagunare non può, tuttora, prescindere.
Il Museo Correr racconta questa storia, ribattezzandola “avventura”, partendo dalle origini archeologiche per arrivare alla contemporaneità. Lo fa con una mostra che riunisce più di trecento pezzi in prestito dal Museo del Vetro di Murano, l’isola sulla quale già dalla seconda metà del 1200 erano state definitivamente trasferite le fornaci, per evitare rischi di incendi nel centro cittadino.
Il percorso cronologico, suddiviso in quattro tappe, si apre con un’inedita selezione di vetri antichi, provenienti da aree anche lontane da Venezia e presenti in mostra per avere rappresentato la prima fonte d’ispirazione per i manufatti realizzati da lì a venire. L’ampio spettro di modelli di “fiole” - le bottiglie - di bicchieri, di calici, ciotole e lampade testimonia l’intensa vitalità della produzione medioevale destinata, comunque, a crescere e a raggiungere livelli eccelsi nella cosiddetta Età dell’Oro quando, tra Quattro e Seicento, i capolavori dei maestri veneziani erano contesi e copiati in tutta Europa. In quest’epoca si assiste ad un decisivo arricchimento di elementi plastici e decorativi, a scapito della semplicità iniziale.
I vetri, che nel Cinquecento erano ancora puri e trasparenti, non vengono più concepiti in funzione del loro uso ma diventano sempre più libera espressione della creatività dell’ artista. Gli eventi storici influiscono non poco sulla fortuna della produzione vetraria che nel corso del Settecento va incontro ad un graduale declino dovuto sia alla concorrenza boema sia all’instabile situazione politica seguita alla caduta della Serenissima Repubblica. Solo a fine Ottocento si intravvedono concreti segnali di rinascita celebrata con la fondazione del Museo di Murano che festeggia, con questa mostra, i suoi 150 anni.
L’ultima e conclusiva sezione è interamente dedicata al Novecento e, quindi, al felicissimo connubio tra design e vetro che trasforma, definitivamente, quest’ultimo da manufatto artigianale a forma d’arte vera e propria. Se i prodotti degli Anni Venti ne sono già un convincente esempio, ulteriore conferma di questa mutata considerazione è data dal coinvolgimento di artisti quali Chagall e Picasso che a Venezia interagirono con le più importanti fucine, confrontandosi con questa materia così duttile, trasponendovi, ciascuno, le forme e i colori del personale e straordinario immaginario figurativo.
L’AVVENTURA DEL VETRO
Un millennio di arte veneziana
Venezia, Museo Correr
Fino al 25 aprile 2011
Orario: tutti i giorni 10 – 17. Dal 1° aprile 10 -18
Ingresso: intero € 8; ridotto € 5
Info: 848.082.000