Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Sant’Espedito a cura di Ermes Dovico

SCHEGGE DI VANGELO

L'attesa

Ed ecco, vi fu un gran terremoto. Un angelo del Signore, infatti, sceso dal cielo, si avvicinò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. (Mt 28,1-10)

Schegge di vangelo 19_04_2014

Dopo il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l’altra Maria andarono a visitare la tomba. Ed ecco, vi fu un gran terremoto. Un angelo del Signore, infatti, sceso dal cielo, si avvicinò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. Il suo aspetto era come folgore e il suo vestito bianco come neve. Per lo spavento che ebbero di lui, le guardie furono scosse e rimasero come morte. (Mt 28,1-10)

È notte ed è silenzio come la notte in cui Gesù venne al mondo. Come quando in Giuda è entrato il demonio, come quando la pietra ha chiuso il sepolcro. Come allora, Maria è là ad attendere. Attesa di nascita, di rinascita, di fede. Prima tra tutti a credere. Prima tra le donne che non contano nulla. Però devono annunciare i più piccoli, gli ultimi, gli esclusi. È notte ed è silenzio e le tenebre non possono nulla. Gesù si abbandona al primo abbraccio. Quello dolcissimo della Madre che Gli aveva dato la vita e che ora, prima, lo vede nella nuova Vita.