L'ascolto e la guarigione
Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti (Lc 6, 16)
In quei giorni, Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore. Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti. (Lc 6,12-16)
Molti cercano Gesù per ascoltarlo ed essere guariti. L’ascolto e l'accoglienza della Parola di Gesù e il metterla sempre in pratica è ciò che guarisce gli uomini, a cominciare dalla falsa convinzione di avere esclusivamente nelle mani il proprio destino. La tentazione della nostra sola autonomia è sempre vicina a noi essendo un'eredità del peccato originale da cui solo la fede in Gesù ci può liberare. È evidente quindi che i segni che Gesù compie, anche quelli relativi alle guarigioni fisiche, hanno la funzione di comunicarci l’amore che il Padre ha avuto per ciascuno di noi, inviandoci il Suo Unico Figlio per liberarci dal peccato e dalla morte.