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GENDER

L'agenda Lgbti esiste. E sta "funzionando" nel mondo

Il quotidiano The Guardian vanta un successo: quello dell'agenda Lgbti nel mondo. Dunque esiste un'agenda Lgbti e a quanto pare sta anche funzionando. Perché fra i millennials il 21% si dichiara Lgbti. L'agenda va ben oltre la semplice introduzione di nuove leggi. Punta alla rieducazione, per avere una nuova umanità.

Educazione 25_02_2022
Bandiere LGBTI

Il Male avanza e non è solo la guerra militare ai confini europei, dopo quella ibrida condotta da tempo dai trafficanti di migranti, che ci deve preoccupare e spingerci a chiedere l’aiuto del Cielo. Proprio in questi giorni tristi, il The Guardian ha svelato ciò che tutti intuivamo da tempo, non solo esiste una Agenda Gay ma, sta funzionando!

Sin sai primi passi dell’articolo del quotidiano inglese si capisce che il compiacimento non è solo relativo allo sbaciucchiarsi in pubblico di persone omosessuali e lesbiche, l’’agenda’ di cui si parla è quella che ormai diffonde il nuovo ‘trend’, la nuova moda di voler tutti quantomeno bisessuali ed auspicabilmente ‘transessuali’. Questo è il punto vero del programma a cui si inneggia e ci si vanta di star attuando con successo in ogni angolo del mondo occidentale e, già i primi segnali vanno crescendo, in tutto il resto del mondo. Non a caso, i dati che provengono dagli Stati Uniti in questo senso sono concordi.

Il sondaggio di Gallup del 17 Febbraio scorso dimostra che la percentuale di adulti statunitensi che si autoidentificano come lesbiche, gay, bisessuali, transgender o qualcosa di diverso ha toccato il nuovo record del 7,1% della popolazione, esattamente il doppio dal 2012, prima misurazione di questo tipo fatta da Gallup. E’ ben vero che l'86,3% degli americani “dice di essere etero o eterosessuale”, ma ciò che deve preoccupare sono i dati relativi alla Generazione Z (nati tra il 1997 ed il 2007) che si dichiarano per il 21% LGBTI, teenagers e giovani adulti che sono stati educati a considerare la fluidità del proprio genere o la propria sessualità come una accidente suscettibile dei propri sentimenti e dei propri disequilibri.

L’avanzamento della ‘agenda’ LGBTI usa gli strumenti di distruzione della identità sessuale, già in atto in moltissimi paesi occidentali, attraverso dall’imposizione di una educazione alla ideologia gender per ogni classe di età ed in ogni tipo di scuola. Più volte ne abbiamo descritto le terribili dosi somministrate nelle scuole del Regno Unito, del Canada, dell’Australia e degli Stati Uniti, le recenti legislazioni ancor più invasive in Spagna e Francia non potranno che ampliare la portata di questi veri e propri abusi dell’infanzia e del senso di pudore e pura genuinità dei bambini e ragazzi. Tutto ciò, lo vediamo nelle notizie ormai quotidiane che giungono da ogni dove, a scapito dei diritti dei genitori e della libertà educativa delle scuole di ispirazione cristiana.

Si vuol far avanzare l’Agenda LGBTI anche a scapito delle donne e della loro femminilità, come dimostrano non solo le continue polemiche e minacce verso scrittrici e cantanti internazionali, ma anche l’ultima ricerca di diverse università inglesi: “l’uso di termini neutri relativi alla femminilità e maternità, rischiano di creare seri problemi e danni alla salute delle donne”. I social media? Certo, se un video di propaganda transgender su TikTok raccoglie 26 miliardi di visualizzazioni e la Cina che controlla quel social ne sta usando tutte le potenzialità distruttive, ci saranno anche ragioni geopolitiche nel diffondere i dogmi transgender.

L’Agenda LGBTI e le sue lobbies tutto macinano sotto la loro spietata ricerca di creare una nuova società ed una nuova umanità. La portata dell’assalto all’infanzia è globale, solo  la scorsa settimana, il Ministro della Salute israeliano ha bandito le ‘terapie di conversione’, in Argentina si è riconosciuto il cambio di sesso di un 13enne, la maggioranza del parlamento olandese ha iniziato il dibattito per vietare le terapie di conversione, il Parlamento della Nuova Zelanda le ha vietate e introdotto il carcere per chiunque tenti di convincere altri della sola identità sessuale maschile e femminile, la Scozia ha introdotto le nuove linee guida sul divieto di informare i genitori dei bimbi 13enni, in caso essi decidano di cedere alle lusinghe LGBTI.

C’era un tempo, solo un ventennio fa, in cui l’Agenda LGBTI appariva solo quella di pretendere i privilegi per omosessuali gay e lesbiche. Ora non è più così, non lo è mai stato in realtà, la tappa e le conquiste di allora era prodromiche alla vera sfida odierna, l’umanità transessuale, cioè fluida, manipolabile, senza identità, a partire dalla propria identità sessuale e biologica. Questa è sempre stata la sfida di fondo, non una sfida alla sola realtà e alla sola biologia, ma un attentato che colpisce la prima evidenza del cuore di ogni uomo: la coscienza di esser dati da un Altro. L’avanzarsi dell’Agenda LGBTI non è altro che la vecchia sfida (terribile ed illusoria) dell’Eden, quella bugiarda promessa del serpente, conseguenza della ribellione di Lucifero. Il Male avanza, con coraggio noi lo chiamiamo per nome e invochiamo il Cielo. Noi siamo ‘intollerabili’ agli occhi del mondo, ma non possiamo tacere.