Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Colombano a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

La vita offerta

Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza. (Lc 2,22-32)

Schegge di vangelo 02_02_2018

Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore. Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
vada in pace, secondo la tua parola,
perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israele». (Lc 2,22-32)

 

 

Per la prima volta Gesù entra nel tempio di. Gerusalemme, presentato e 'offerto' al tempio da Maria e Giuseppe, a quaranta giorni dalla nascita. Il vecchio Simeone e la profetessa Anna riconoscono nel Bambino il Messia promesso, e in Lui il compimento dell’attesa. Inizia un’epoca nuova, nella quale è Gesù stesso il tempio e il sacrificio, la luce e  salvezza degli uomini. In Lui anche la nostra vita viene offerta e salvata, come ci ricordano le persone – uomini e donne – a Lui consacrati.