La scuola del Monte Carmelo acquisita dal gruppo indiano Adani
L’istituto per 50 anni gestito dalle suore della Congregazione della Madre del Carmelo è stato affidato dal governo alla Fondazione Adani
Il governo indiano ha disposto che a partire dal mese di settembre la gestione del Mount Carmel Convent School di Ghugus, un istituto scolastico dello stato del Maharashtra, sia affidata alla Fondazione Adani di Gautan Adani, un imprenditore miliardario con interessi che vanno dalle grandi infrastrutture all’industria energetica molto vicino al primo ministro Narendra Modi. Per 50 anni la scuola è stata gestita dalle suore della Congregazione della Madre del Carmelo, un ente religioso siro-malabarese. Raggiunta dall’agenzia di stampa AsiaNews, suor Grace Therese, superiora generale della Congregazione, ha spiegato che finora la scuola, che offre istruzione dalla prima alla dodicesima classe a circa 2.000 allievi e nel 2022 ha celebrato il giubileo d’oro, era autofinanziata: “fin dall'inizio della nostra congregazione, il nostro apostolato educativo è stato di vitale importanza. Soprattutto l’educazione delle ragazze nella maggior parte delle aree rurali e dei piccoli comuni, oltre che nelle aree urbane. Le nostre scuole danno importanza ai valori e il nostro zelo per l’apostolato educativo continua”. All’annuncio del trasferimento dell’istituto alla fondazione Adani, le suore hanno deciso di lasciare la scuola. L’ex preside dell’istituto, suor Leena, ha motivato la decisione dicendo che le religiose non vogliono lavorare seguendo le direttive dell’imprenditore che “ha come prioritù interessi commerciali”, certo non educativi. Sono due politiche totalmente diverse e pertanto le suore hanno chiesto alla nuova proprietà di rimuovere la scritta “Mount Carmelo” dalla facciata della struttura che ospita la scuola. Per legittimare l’acquisizione la Fondazione Adani ha affermato che la scuola, sebbene abbia una grande tradizione, ha bisogno di un potenziamento delle sue infrastrutture, di una migliore formazione degli insegnanti e di migliori servizi per gli studenti. Ma questo non ha spento le polemiche per un provvedimento che colpisce un istituto religioso e di fatto lo sostituisce con una scuola laica proprio mentre si verificano frequenti attacchi agli istituti scolastici cristiani.