La scomparsa di Ippolito Nievo
Lo scrittore Ippolito Nievo partecipò all’impresa dei Mille col grado di colonnello e l’incarico di Intendente. In pratica, amministrava la cassa...
Lo scrittore Ippolito Nievo partecipò all’impresa dei Mille col grado di colonnello e l’incarico di Intendente. In pratica, amministrava la cassa. Ma le fazioni contrapposte che sostenevano Cavour e Garibaldi fin da subito si scontrarono sulla stampa e ci fu chi insinuò malversazioni. Per difendersi da quelle che considerava calunnie, lo scrupoloso Nievo mise tutti i rendiconti in una cassa e si imbarcò sul piroscafo Ercole il 4 marzo 1861, da Palermo al continente. Il console amburghese Hennequin, che a Palermo curava gli interessi del governo inglese, cercò di dissuaderlo ma l’integerrimo Nievo non sentì ragioni. La notte stessa la nave si inabissò. A bordo c’erano ottanta persone tra passeggeri ed equipaggio. Il pronipote dello scrittore, Stanislao Nievo, compì minuziose ricerche subacquee ma del relitto non fu mai trovata traccia. Ne diede conto nel libro Il prato in fondo al mare