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Il caso Rowling

La Rowling risponde alle critiche

Dopo un tweet della Rowling che difendeva il sesso biologico, la scrittrice è stata coperta di insulti. La sua risposta: «Mi schiero al fianco di donne e uomini coraggiosi, gay, etero e trans, che si battono per la libertà di parola».

Gender Watch 15_06_2020

J.K. Rowling, la mamma di Harry Potter, in un tweet scriveva: «Se il sesso non è reale, la realtà vissuta delle donne a livello globale viene cancellata. La mia vita è stata plasmata dall’essere femmina. Non credo sia odioso dirlo». Manco a dirlo la scrittrice fu coperta di critiche, tra cui anche quelle provenienti dall’attore Daniel Radcliffe, attore che interpretò sul grande schermo Harry Potter.

Ora la Rowling, che tra l’altro sostiene la causa LGBT su altre questioni che non riguardano il transessualismo, sul suo sito ha risposto alle critiche con una lunghissima lettera. Tra i molti passaggi sottolineiamo i seguenti: «Non basta che le donne siano alleate dei trans, devono accettare e ammettere che non c'è alcuna differenza materiale tra le trans e loro stesse. Ma, come molte donne hanno detto prima di me, "donna" non è un abito. La "donna" non è un'idea nella testa di un uomo. La "donna" non è un cervello rosa, una simpatia per Jimmy Choo o per qualsiasi altra idea sessista ora in qualche modo propagandata come progressista. Inoltre, il linguaggio "inclusivo" che chiama le donne "mestruatrici" e "persone con la vulva" colpisce molte donne come disumanizzante e umiliante. Mi rifiuto di piegarmi a un movimento che credo stia facendo un danno dimostrabile nel cercare di erodere la "donna" come classe politica e biologica e nell'offrire copertura a possibili predatori. Mi schiero al fianco di donne e uomini coraggiosi, gay, etero e trans, che si battono per la libertà di parola e di pensiero, e per i diritti e la sicurezza di alcuni dei più vulnerabili della nostra società».