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Turkmenistan

La Pasqua di 200 fedeli cattolici in un paese islamico

In Turkmenistan i cattolici sono solo 200 e poco meno di 70.000 i cristiani, mal visti dal governo e appena tollerati dalla popolazione islamica

 

Il Turkmenistan, ex stato sovietico, è 19° nell’elenco 2018 dei paesi in cui i cristiani sono più perseguitati, redatta dall’ong internazionale Open Doors. Responsabile della persecuzione, classificata grave, sono sia il governo che la popolazione, per l’89% di fede islamica. Le pratiche religiose devono sottostare al controllo statale. Il regime autoritario considera i cristiani degli “estremisti”, sospettati di cospirare per rovesciare il governo. Invece la popolazione esercita forme di controllo sui cristiani – circa 70. 000, su 5,5 milioni di abitanti – dimostrandosi ostile soprattutto alle conversioni dall’Islam al Cristianesimo. I cristiani cattolici sono in tutto 200 e tre i sacerdoti. La minuscola comunità – racconta padre Andrzej Madej e AsiaNews riporta il 12 aprile – ha celebrato la Pasqua con concerti, danze tradizionali e un banchetto: “nella notte di Pasqua eravamo circa in cento alla veglia durata dalle 22.00 all’una di notte, quattro donne e due ragazze hanno rinnovato solennemente le promesse battesimali, si sono confessate per la prima volta e hanno fatto la Prima Comunione”. La domenica di Pasqua sono state celebrate due messe: una in lingua russa, a mezzogiorno, e una in inglese, la sera: “dopo l’eucarestia della messa delle 12.00 – continua padre Madej – si sono tenuti due piccoli spettacoli teatrali a tema religioso, rappresentati dai bambini e dai ragazzi. A seguire, come da tradizione, c’è stato il concerto di fisarmoniche”.