La libertà di dire "No"
Grazie ad un giudice di New York una fotografa potrà scegliere di non prestare i suoi servizi a coppie gay che si vogliono "sposare".

La Corte d'Appello degli Stati Uniti per il Secondo Circuito ha rinviato al giudice di grado inferiore il caso Emilee Carpenter Photography contro James. In buona sostanza le leggi di New York non permettevano alla fotografa di rifiutare commesse provenienti da coppie gay che si volevano “sposare”. Una chiara violazione della libertà di espressione religiosa e di parola.
Il tribunale ha emesso un'ordinanza che vieta ai funzionari di New York di violare i diritti alla libertà di parola di Emilee Carpenter, sanciti dal Primo Emendamento, e che impone allo Stato di New York di pagare 225.000 dollari di spese legali.
È da anni che alcuni professionisti – pasticcieri, fotografi, albergatori, grafici, etc. – si trovano tra l’incudine di leggi che non permettono loro di rifiutare alcuni lavori e la loro coscienza. Le loro battaglie legali sono testimonianze coraggiose di persone che hanno sposato la fede con spirito di militanza.