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India

LA Festa dell’Annunciazione nell’Orissa, nelle chiese vandalizzate a Pasqua

 

Le comunità cristiane dell’Orissa hanno celebrato con gioia e speranza la ricorrenza dell’Annunciazione raccogliendosi in preghiera nelle chiese profanate la notte di Pasqua

 

La festa dell’Annunciazione quest’anno è stata celebrata con particolare commozione dai cristiani della diocesi di Rourkela, nello stato indiano dell’Orissa, dove la domenica di Pasqua, nella notte, due parrocchie del distretto di Sundargarh sono state oggetto di atti vandalici. Nel villaggio di Bihabandh è stata incendiata una camera adibita a magazzino di oggetti sacri. Fortunatamente il fuoco non si è esteso alla sagrestia adiacente e alla chiesa.  A Salangabahal, poco lontano, è stata devastata la grotta della Madonna situata vicino all’ingresso della chiesa di San Tommaso. I malviventi hanno distrutto, facendole a pezzi, la statua della Vergine e quella di Gesù Bambino. “Nonostante la dissacrazione avvenuta nella diocesi – ha detto ad AsiaNews Monsignor Kishor Kumar Kujur, vescovo di Rourkela – i nostri cuori sono pieni di speranza perchè Maria continua a costruire la Chiesa e ci tiene uniti. Celebriamo la festa dell’Annunciazione del Signore con gioia e solennità, invocando la protezione di Maria e la pace per la diocesi”. Di fronte alla grotta profanata i fedeli hanno acceso delle candele come di consueto raccogliendosi in preghiera. Nel distretto di Sundargarh non erano mai state attaccate delle chiese: “la presenza dei cristiani risale a più di 100 anni fa – ha spiegato Monsignor Kujur – in questa regione persone di differente religione, cultura e lingua hanno sempre convissuto in paese e armonia. Inoltre la comunità cattolica è conosciuta per l’impegno nel campo dell’educazione, in particolare per i poveri, per la cura dei malati e dei sofferenti, e per altre opere caritatevoli”. In una lettera alle comunità colpite, Monsignor John Barwa, arcivescovo di Cuttack-Bhubaneswar, ha scritto: “un simile atto vandalico, compiuto in un giorno di festa, dimostra chiaramente che il diavolo ha perso ed è nauseato dal fatto che crescono la fede e il numero dei fedeli”.