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Cambi di fronte

La Diocesi di Cincinnati e le scout LGBT

Il nuovo arcivescovo di Cincinnati riapre la collaborazione con le Girl Scouts nonostante queste appoggino le rivendicazioni del mondo LGBT.

Gender Watch 11_10_2025

Nell’ottobre del 2024 l'arcivescovo Dennis Schnurr di Cincinnati, in una lettera, aveva annunciato la fine di una partnership durata oltre un secolo con le Girl Scouts of the USA (GSUSA). Da qui il divieto per i parroci di collaborare con questo gruppo. Nella lettera si poteva leggere: «Purtroppo, negli ultimi anni, le Girl Scouts degli Stati Uniti (GSUSA) hanno abbracciato e promosso una visione del mondo impoverita riguardo al genere e alla sessualità. Attraverso alcune delle loro attività, risorse, distintivi e premi, le Girl Scouts – inclusa la sezione locale, le Girl Scouts dell'Ohio Occidentale – hanno contribuito a normalizzare un'ideologia sessuale e di genere contraria alla concezione cattolica della persona umana, fatta uomo e donna a immagine e somiglianza di Dio. […] L'Arcidiocesi di Cincinnati non può collaborare con un'organizzazione che, ai suoi vertici, sostiene idee che la Chiesa considera false e dannose».

Le Girl Scouts permettono ai transessuali di dormire nelle stesse tende con le ragazze; hanno un distintivo per celebrare il Mese dell’orgoglio gay e partecipano loro stesse come gruppo ai Pride; ma soprattutto insegnano alle ragazze che l’omosessualità e la transessualità sono condizioni moralmente accettabili.

Andato in pensione Schnurr, il suo successore, l'arcivescovo Robert Casey, ha pensato bene di riattivare la collaborazione con le Girls Scouts. In una lettera la diocesi così si esprime: «Negli ultimi mesi, le nostre due organizzazioni [sic] hanno volutamente avviato un dialogo fondato sul rispetto reciproco e sulla dedizione condivisa al benessere delle ragazze. Queste conversazioni hanno esplorato modi per continuare a lavorare insieme nel perseguimento delle nostre missioni, pur in mezzo a differenze nella nostra comprensione dell'identità e della persona umana. Il dialogo è stato fruttuoso e costruttivo». Lo stesso Casey scrive: «Le Girl Scouts sono un'organizzazione laica e, in quanto tale, non condividono tutte le nostre opinioni. Come Chiesa cattolica, siamo chiamati a sostenere il Vangelo e a insegnare ai giovani la Verità della fede cattolica. Nonostante queste differenze, abbiamo raggiunto una comprensione reciproca che ci consente di compiere la nostra missione di Chiesa nella formazione autentica delle giovani ragazze, accedendo al contempo a tutto il meglio dello Scoutismo».

Il cattolico parla con tutti, ma non collabora con tutti. Collabora solo con coloro i quali intendono marciare nella stessa direzione, verso la verità. Altrimenti non è collaborazione, ma confronto. Ora, viste le radicali differenza di vedute tra Girls Scouts e Chiesa cattolica, la collaborazione è impensabile. E così saranno le Girls Scouts a catechizzare i fedeli di Cincinnati al credo LGBT e non questi a catechizzare le Girls Scouts  secondo la dottrina cattolica.