«Io "responsabile"? Folle. Però alcune telefonate...»
Quagliarello nella pattuglia di senatori "responsabili" per un Conte ter? Lui nega: «Una bufala, il giornalista si è scusato, ero a cena con amici». E alla Nuova BQ dice: «Giornata assurda passata al telefono a smentire. Ma alcune telefonate di "poteri forti" interessati sono arrivate».
-ARIA DI POLTRONIFICIO di R. Razzante
Senatore Quagliarello, lo sa che una smentita è una notizia data due volte?
E che ci posso fare? Non so più come dirlo, sto vivendo una situazione kafkiana da stamattina all’all’alba.
Gaetano Quagliarello, eletto a Palazzo Madama nelle file di Forza Italia compariva ieri in un articolo di Repubblica nel quale veniva dato come probabile “responsabile” di una pattuglia di senatori di centrodestra che farebbero la stampella del Governo Conte nel caso in cui Renzi dovesse sfilarsi e far venir meno il suo appoggio, oggi determinante al Senato.
Nella tela che stanno tessendo il forzista Paolo Romani (si dice contro il parere di Berlusconi) e il centrista Antonio De Poli, è dato come il co-pilota. Lui non ci sta e assicura di non c’entrare nulla. Come ribadisce anche in questa chiacchierata con la Nuova BQ al termine di una giornata che definisce «assurda, passata a dover ricorrere la corrente dell’inverosimile».
Allora senatore, Repubblica dice che lei starebbe lavorando alla pattuglia del “responsabili” e cita persino una cena.
Folle…
Ma come? Si sarebbe svolta martedì sera, poche ore prima dell’uscita in edicola dell’articolo di Repubblica…
Ripeto: folle.
Non era a cena in un ristorante romano?
Certo che ero a cena e adesso le spiego con chi.
Prego.
Con le mie due collaboratrici in Senato, che possono confermare, chiedete pure e con due amici.
Amici?
Amici, amici, che venivano da Torino, uno di loro era anche con la figlioletta, di appena nove anni.
Forse qualcuno vi ha origliato mentre parlavate dei responsabili…?
Ma neanche per idea. Stavamo festeggiando l’uscita del mio libro con il cardinal Ruini e non abbiamo parlato affatto di politica. Era una cena privata. Lo scriva, mi raccomando.
Ciononostante, stamattina tutti parlavano di lei…
Le racconto la mia mattina?
Prego.
Alle 6 mi sveglia un amico: “Ma che stai facendo?”. Io trasecolo. Poi mi messaggia un altro: “Ma sei impazzito?”. E io continuo a non capire.
Quando capisce?
Quando mi chiamano alcuni politici favorevoli.
Favorevoli a cosa?
Ai cosiddetti "responsabili".
Dice sul serio?
Sì, sì, ho ricevuto messaggi di persone interessate che mi hanno detto: “Bravo, ci stiamo anche noi”.
Politici di centro destra?
Non me lo faccia dire per favore.
Deputati o senatori?
…diciamo appartenenti ai cosiddetti poteri forti.
Quindi un vento responsabile c’è…
Io non ne so nulla, me ne sto fuori, ma a quanto pare…
Abbiamo letto la smentita sull’Huffington Post…
Che dovevo fare,? La mia segretaria mi ha telefonato alle sette per dirmi: “Dobbiamo smentire”. Ma cosa smentiamo alle 7 di mattina quando nessuno ancora ha letto la notizia? Così ho scritto una paginetta e l’ho fatta pubblicare in un sito in modo che potesse essere più veloce l’informazione.
Nell’articolo di smentita fa riferimento al giornalista che firma l’articolo definendolo “amico”…
E infatti va detto anche che nel corso della giornata si è scusato.
Per la bufala…?
Bè, avrebbe potuto almeno alzare il telefono e chiamarmi…
Ma come faceva a sapere che l’altra sera lei era a cena in quel ristorante?
Ne ne ho la più pallida idea…
E’ probabile che qualcuno al ristorante abbia parlato?
Guardi, giudico questa ridicola vicenda un segno dei tempi che spiega come si è ridotta la politica, non mi metto certo ad aprire un’indagine interna su chi mi possa aver visto a cena in un ristorante romano con amici.
Secondo lei Renzi strapperà?
Credo di no. Ho dei dubbi che voglia effettivamente rompere e credo che una cosa del genere al di là dei motivi strategici, per cui non la farei mai, anche dal punto di vista tattico sia una sciocchezza.
Perché?
Perché un gruppo del genere leverebbe le castagne dal fuoco a Renzi che non aspetta altro che staccarsi dal governo per continuare a far fibrillare la vita politica.
E Quagliarello se ci fosse un gruppo di responsabili che farà?
Io resto nel Centrodestra. Sono stato l’unico senatore dell’Italia meridionale eletto nel Centrodestra in una circoscrizione uninominale, tutti gli altri sono grillini. Sono stato eletto nel Centrodestra dagli elettori di Centrodestra e ritengo di dover chiudere la legislatura nel Centrodestra.
Lo sa che non c’è vincolo di mandato?
Ma c’è un vincolo morale con gli elettori. E i miei elettori sono cittadini di L’Aquila e Teramo, gente tra l’altro colpita anche da sisma. Per me questo ha un peso grande.
Il governo Conte bis però così non sta in piedi…
E’ evidente.
Come la vede?
Con un governo di scopo per fare la legge elettorale, adeguare il sistema parlamentare al taglio degli eletti che non sarà una cosa facile. E poi tra gennaio e giugno 2021 si aprirà una finestra per il voto. E’ la cosa più saggia.
E se non ci sarà un governo di scopo?
Dovrà farlo volente o nolente questo governo.