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Islam

In Pakistan altri due cristiani sono stati denunciati per blasfemia

L’accusa è di aver offeso il Corano, dicendo che la verità è solo nella Bibbia, e Maometto, dicendo che si è allontanato dalla via della fede, reato punibile anche con la pena capitale

 

Due cristiani evangelici, Haroon Ayub Masih e Salamat Mansha Masih, sono stati denunciati in Pakistan per blasfemia da uno studente, Haroon Ahmad. È successo il 13 febbraio a Model Town Park, un sobborgo di Lahore. Ahmad sostiene che lui e due suoi amici sono stati avvicinati dai due cristiani che hanno dato loro un libro di religione intitolato “Acqua della vita” e hanno offeso sia Maometto, accusandolo di essersi sposato e allontanato dalla via della fede, che il Corano, dicendo che la verità è solo nella Bibbia. La denuncia verte su tre articoli del codice penale: il 295-A punisce chi offende la sensibilità religiosa altrui, il 295-B chi profana il Corano, il 295-C chi usa parole offensive nei confronti di Maometto, reato per cui è prevista anche la pena capitale. La polizia ha arrestato Salamat Mansha. Invece Haroon Ayub è riuscito a scappare e con la sua famiglia si è nascosto. Come ha ricordato il presidente del National Christian Party Shabbir Shafqat, è la seconda accusa di blasfemia rivolta a cristiani dall’inizio del 2021. Il 28 gennaio a Karachi Tabitha Nazir Gill, infermiera al Sobhraj Maternity Hospital, è stata accusata dai colleghi di aver detto a qualcuno di invocare Gesù per risolvere i suoi problemi e aver così insultato tutti i profeti, inclusi Maometto, Abramo e Adamo (Blog Cristiani perseguitati, “In Pakistan una infermiera cristiana è stata aggredita e accusata di blasfemia”, 04-02-2021). Di recente il Centre for Social Justice ha pubblicato dati aggiornati relativi alle accuse di blasfemia. Dal 1987 al 2020 sono state denunciate almeno 1.855 persone. Nel 2020 si è registrato il numero più elevato di denunce: 200. Il Centro evidenzia un crescendo di denunce (erano state solo 19 nel 1987) e ne conclude che sempre più la legge viene usata per danneggiare e mettere fuori gioco gli avversari economici e politici. Il 75 per cento degli accusati sono musulmani, il 70 per cento dei quali sciiti (la maggioranza della popolazione è sunnita). I cristiani sono il 3,5 per cento. Il Punjab è la provincia con il più alto tasso di denunce (76 per cento), seguita dal Sindh (19 per cento). Al 31 dicembre 2020 le persone in carcere per blasfemia, in attesa di giudizio o condannate, erano 337. Dal 1987 inoltre almeno 78 persone, 23 delle quali cristiane, sono state vittime di omicidi extragiudiziali dopo essere state accusate di blasfemia o di apostasia.