In marcia verso il reato di omofobia
Presso la sede della Rappresentanza in Italia della Commissione europea è stato presentato da Arcigay il progetto Accept contro l'"omofobia" on line.
Lo scorso 15 aprile presso la sede della Rappresentanza in Italia della Commissione europea è stato presentato da Arcigay, in collaborazione con la Fondazione Bruno Kessler, il progetto europeo Accept contro l'"omofobia" on line, espressione occultata dietro quella di “contrasto all’odio on line”. La presentazione è stata preceduta da un discorso della deputata Laura Boldrini.
“Abbiamo osservato – spiega il segretario generale di Arcigay, Gabriele Piazzoni – i discorsi di odio omotransfobico on line grazie alla piattaforma ideata da Fondazione Bruno Kessler, e abbiamo analizzato le parole, i toni, i linguaggi, i contesti, la semantica delle espressioni utilizzate. Sulla base di tutto questo materiale abbiamo costruito una contronarrativa, unendo le potenzialità della tecnologia con il pensiero critico delle discipline umanistiche, con l’obiettivo di individuare un metodo per rendere più efficace la strategia di contrasto all’odio on line”
Queste tipologie di progetti sono modalità furbe per arrivare al varo di una legge contro la cosiddetta omofobia, termine ideologico della neolingua, ossia per reprimere la libertà di espressione, di parola e di culto. La cornice prestigiosa della Rappresentanza in Italia della Commissione europea fa comprendere che simili temi sono benedetti dalla UE.
Una nota curiosa: se volete capire di cosa si tratta questo progetto non recatevi sul sito di Arcigay, promotore dello stesso, infatti per accedere alla pagina dedicata al progetto Accept occorre inserire una password. Qualcosa da nascondere oppure è un metodo per individuare e tracciare chi si mostra critico nei confronti dello spirito di questo progetto?
