In 10mila contro il Martin omoeretico
Almeno diecimila persone hanno sottoscritto un appello teso a far sì che padre James Martin venga escluso dai relatori del prossimo incontro mondiale di Dublino. La manifestazione prevista per il 24 e il 25 di agosto, la stessa che dovrebbe essere incentrata sulla famiglia e sul suo valore, sarà la sede in cui la Chiesa cattolica inizierà a costruire il famoso “ponte” con la comunità Lgbt?
Almeno diecimila persone hanno sottoscritto un appello teso a far sì che padre James Martin venga escluso dai relatori del prossimo incontro mondiale di Dublino. La manifestazione prevista per il 24 e il 25 di agosto, la stessa che dovrebbe essere incentrata sulla famiglia e sul suo valore, sarà la sede in cui la Chiesa cattolica inizierà a costruire il famoso “ponte” con la comunità Lgbt?
Questa sembra essere la domanda indiretta posta da chi ha firmato la richiesta. La petizione, diffusa dalla Tradition, Family, Property irlandese, è finalizzata a chiedere l’annullamento dell’invito. Sì, perché il gesuita e consulente del Vaticano in materia di comunicazione, come abbiamo raccontato più volte, terrà un intervento al World Meeting of Families del 2018.
“Siamo delusi e molto preoccupati - si legge nell’appello del fatto che p. James Martin, S.J. parlerà durante l’evento...Martin è ben noto per il suo dissenso dall'insegnamento della Chiesa sulla moralità sessuale. Ha articolato - hanno specificato i firmatari - punti di vista che perdonano il comportamento omosessuale in contraddizione con il Magistero”. Poi la citazione di uno dei passi più contestati all’ecclesiastico pro Lgbt, che sulla costruzione del citato “ponte” ha anche scritto un libro: “I cattolici LGBT portano doni unici alla chiesa, sia come individui che come comunità. Questi doni costruiscono la chiesa in modi speciali, come scrisse San Paolo quando ha paragonato il Popolo di Dio a un corpo umano”. Martin è insomma “accusato” di non operare distinzioni tra coloro “che lottano coraggiosamente con l'attrazione dello stesso sesso (che non potrebbero, quindi, far parte della comunità "LGBT") e coloro che hanno ceduto a uno stile di vita immorale e innaturale, condannato dallo stesso Apostolo che ha citato sopra”.
Le idee di Padre Martin sono in contrasto con il Catechismo della Chiesa cattolica. Tanto che, attraverso la diffusione delle sue rivendicazioni, “impedirebbe alle persone con tendenza omosessuali di arrivare a una vera comprensione della loro condizione alla luce dell’insegnamento della Chiesa e della misericordia di Dio. E’ un grande disservizio per coloro che egli sostiene di aiutare” . I firmatari ne sono convinti: Padre James Martin, a Dublino, non deve parlare.