Il virus climatista contagia gli oratori milanesi
L'ideologia climatista contagia anche la proposta della Chiesa di Milano per il Carnevale Ambrosiano. Il consiglio a tutti gli oratori è di realizzare carri e maschere a tema clima. In ossequio a Greta.
Ci mancava anche il Carnevale catto-climatista. La Fondazione Oratori Milanesi propone per il Carnevale Ambrosiano 2020 proprio il tema del clima. Con una certa fantasia, a dir la verità, dato che il travestimento da Greta Thumberg sta andando per la maggiore in tutt’Europa. Ma anche le strutture della Chiesa devono adeguarsi e rincorrere il vento del momento. Che soffia proprio nella direzione dell’emergenza climatica.
Così, ispirati ai Friday for Future, anche le menti della Pastorale giovanile della Chiesa di Milano hanno pensato di proporre a tutti gli oratori della Diocesi più grande d’Europa, proprio il tema del clima e del tempo meteorologico come argomento per l’ideazione dei carri e delle maschere nel corso delle sfilate in parrocchie o nei quartieri cittadini.
La FOM ha per l’occasione anche lanciato un apposito sito internet chiamato meteoratoriofom nel quale dare consigli per allestire il travestimento perfetto. Con tutti i temi del climatismo imperante: piogge acide, effetto serra, emissione di Co2, riscaldamento globale, clima impazzito, sostenibilità ambientale. Insomma, deve essere ormai un virus contagioso e la gioventù cattolica deve essere aiutata evidentemente a capire la differenza tra un’auto a idrogeno e un pannello solare. Ma tutto questo impegno e dispiegamento di mezzo di uomini di Chiesa per l’annuncio evangelico ci sarà, poi? O sarà da considerare annuncio proprio l’attenzione all’ecologia?
Certo, il Carnevale non è una festa religiosa, ma ciò che colpisce è la capacità di certe ideologie di penetrare dentro ogni piega della vita quotidiana, se adeguatamente e prestigiosamente veicolate. Così a farne le spese e ad essere investito da questa ondata propagandistica eco climatista è stata l’istituzione del Carnevale Ambrosiano che in 45 anni di vita vedrà il mondo cattolico schierato a difesa del clima e del verbo climatista. Domani non ci stupiremmo se fosse l’ora di catechismo.
Al telefono, la segreteria della FOM ci spiega che “negli anni passati la fondazione aderiva alle manifestazioni promosse dal comune, animando la sfilata del centro e proponendo un tema che potesse legare gli oratori della città. Ma da quest’anno il Comune non organizza più la sfilata, così ci si organizza nei municipi di zona. E le parrocchie si adeguano seguendo però il filo rosso del tema proposto”.
Che quest’anno è dunque il clima con tutte le sue derivazioni ambiental catastrofiste. Niente di grave, per carità. E’ solo che fa riflettere come le strutture cattoliche siano così solerti a prendere per oro colato ciò che il mondo impone spesso con l’inganno e invece abbandonino con facilità quella che potrebbe essere la specificità della proposta cristiana. Chissà se San Giovanni Bosco e San Filippo Neri, grandi fondatori di oratori, approverebbero?
Negli anni scorsi – ci spiega la segreteria – la FOM ha proposto temi sicuramente che si prestavano meno agli indottrinamenti moderni e ricavati spesso da quello che il calendario offriva in quel momento: per l’Anno leonardiano, il tema delle invenzioni; per l’anniversario dell’allunaggio il tema dello spazio; durante l’Expo il tema del cibo e per un anniversario storico, il tema della dominazione napoleonica.
Ma quest’anno bisognava rendere omaggio alla paladina dell’ambiente. “Infatti – conclude la segreteria – quando in primavera si è riunita la commissione, erano i giorni caldi in cui si parlava del tema ambientale e ci è sembrato naturale affrontare il tema”. Speriamo solo che i coriandoli siano eco compatibili...