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L'ANTIDOTO

IL SANTO CROCIATO

Dopo che la contea di Edessa cadde in mani islamiche, papa Eugenio III proclamò la seconda crociata. Se ne fece carico san Bernardo di Chiaravalle. Si recò alla corte di Luigi VII di Francia e poi alla corte imperiale di Corrado III.

L'antidoto 01_10_2011
bernardo e corrado III


La caduta della contea di Edessa in mani islamiche suscitò scalpore in Europa. Nel 1145 il papa Eugenio III proclamò la seconda crociata con la bolla Quantum praedecessores. Se ne fece carico s. Bernardo di Chiaravalle. Si recò alla corte di Luigi VII di Francia e sua moglie Eleonora d’Aquitania. Qui «Bernardo accettò il voto di un tale numero di persone da esaurire la stoffa per le croci, sicché fu costretto a strapparsela dal suo abito».

Poi si recò alla corte imperiale di Corrado III. «Durante la messa di Natale, Bernardo rivolse il sermone direttamente all’imperatore, chiedendogli di immaginare il Giudizio Universale, quando si sarebbe avvicinato al trono di Cristo: il Salvatore avrebbe enumerato i doni da lui concessi a Corrado (ricchezze, dignità regale, saggezza, coraggio e forza); ricordando che l’imperatore non aveva voluto prendere la croce, Cristo gli avrebbe domandato: “Uomo, cos’avrei dovuto fare per te che non ho fatto?”. Corrado scoppiò in lacrime; quando sollevò di nuovo lo sguardo, replicò semplicemente: “Sono pronto a servirlo”». (cfr. Thomas F. Madden, Le crociate, una nuova storia, Lindau, pp. 88-90).