Il pubblico vuole la Rowling, il Guardian la nasconde
Il sondaggio promosso dal quotidiano britannico The Guardian doveva incoronare la persona dell'anno, scelta dai lettori. Ma il pubblico ha scelto la Rowling, autrice di Harry Potter, invisa agli Lgbt. Allora il sondaggio è sparito e ricomparso, ma senza classifica.
Nelle ultime settimane un sondaggio online condotto dal quotidiano di sinistra The Guardian, in cui si chiedeva ai lettori di proporre la "Persona dell'anno", è stato eliminato dal sito on line a poche ore dalla proclamazione dei risultati, scatenando reazioni di protesta perché J.K. Rowling si trovava al comando della classifica dei lettori. Proprio 24 ore dopo la scomparsa, il 30 dicembre, forse a causa delle reazioni dei lettori, lo stesso quotidiano inglese è corso ai ripari e pubblicato un lungo elenco di personaggi ‘nominati dai lettori’, abolendo la classifica e dimostrando la propria pavidità.
Il sondaggio era stato lanciato il 15 dicembre e, partendo dalla decisione del settimanale Time di Elon Musk come persona dell’anno 2021, poneva una semplice domanda: "Chi sarebbe la tua persona dell'anno nel 2021 e perché?". A partire da mercoledì 29 il sito non era più attivo, era sparito visto l’imbarazzo della redazione nel dover prendere atto della decisione degli inglesi: la mamma di Harry Potter, la cocciuta oppositrice della ideologia transgender, era la prediletta dai lettori. Dinnanzi alla scelta, libera espressione della libertà personale dei lettori, la redazione del progressista The Guardian ha deciso di bloccare le votazioni ed ‘eliminare’ il risultato e l’intero sondaggio. In perfetto stile leninista, quando la realtà è contro l’ideologia, la realtà và eliminata. A dire il vero, una pagina che invitava a votare esisteva con un’avvertenza: ”Questo modulo è stato disattivato ed è chiuso a qualsiasi ulteriore votazione e proposta”.
Le reazioni dei lettori a questa scelta da ‘Minculpop’ del The Guardian sono state veementi e hanno raccolto decine di migliaia di ‘condivisioni’ e ‘likes’ su Twitter. Tra esse quella di Madgalen Berns che definisce ‘codarda’ la decisione del giornale di abolire il sondaggio dopo la constatazione che i lettori avrebbero eletto la Rowling come persona dell’anno. Altri utenti hanno accusato il giornale di essere ‘patetico’, altri si congratulano con la scrittrice nonostante la censura dei risultati finali, altri ancora mostrano tutta la loro irriverente sagacia contro il quotidiano di Londra e invitano gli internauti a votare come “gesta più stravaganti viste su internet nel 2021”, proprio la censura del The Guardian nei confronti dei propri lettori che hanno sostenuto la Rowling.
Eppure, l'autrice di Harry Potter, J.K. Rowling, era stata un tempo amata dalla sinistra e dai progressisti del The Guardian sia per le sue enormi donazioni al partito laburista britannico, sia per il suo sostegno all'Unione Europea durante il Referendum per la Brexit, ma non è più tollerata da quando, come abbiamo ampiamente descritto su La Bussola, dallo scorso anno, si intestardisce a difendere la realtà sessuale e biologica maschile e soprattutto femminile dagli abusi machisti di una ideologia e lobbies LGBTI e Transessuali intolleranti e violente.
I risultati del sondaggio che incoronano la Rowling dimostrano ancora una volta quando la stragrandissima maggioranza della popolazione mondiale sia totalmente convinta della realtà biologica sessuale maschile e femminile, di come essa non possa ‘cambiare’ assecondando i desideri maschili di travestimenti interessati e quanto i miliardi di cittadini del mondo non si facciano per ora condizionare dal ‘maquillage linguistico’ mass mediatico globale. Forse per non scontentare i lettori, forse per evitare altre polemiche, fatto sta che il The Guardian ha dovuto correre ai ripari e, maldestramente, nella serata del 30 dicembre ha dovuto pubblicare un lungo elenco di personaggi ‘scelti dai lettori’ ma ha voluto omettere la classifica delle preferenze, che avrebbe dimostrato la netta prevalenza della Rowling.
Tra i personaggi dell’anno che il giornale inglese ‘nomina’ d’ufficio ci sono tutti i paladini della sinistra: dai medici in prima linea in Asia, al poliziotto americano Eugene Goldman che impedì lo scorso anno la ‘presa’ del Campidoglio da parte dei rivoltosi, alle profetesse ‘verdi’ Greta Thunmberg e Vanessa Nakate, allenatori, calciatori, autorità sanitarie inglesi e…J.K.Rowling, nascosta tra i 13 personaggi dell’anno, “in segno del dibattito attuale sulle questioni del ‘gender’ e che molti lettori hanno nominato”. Un commento che dimostra quanto i lettori dei giorni precedenti avessero ragione nell’indicare la Rowling come la vincitrice assoluta.
Dopotutto, ad ogni serio sondaggio condotto nei Paesi del mondo sulle credenze nei riguardi della sessualità (o genere), i miliardi di persone che abitano la Terra (per qualche strana ragione o per semplice realismo) affermano di non credere che le persone possano cambiare sesso a proprio piacimento. ‘Contra factum non valet argumentum’, pare esser la convinzione comune del popolo. I ‘progressisti’, sempre più illiberali e violenti, censori ed intolleranti, si vanno schiantando contro una realtà popolare più forte di ogni ideologia. Con buona pace del The Guardian, un travestimento raffazzonato di ideologie e metodi sovietici non potrà mai avere il consenso popolare, né il mascheramento della opinione popolare potrà aver buon gioco nel mondo dei social media. Alla fine la realtà, fosse solo per il ‘realismo della toilette’, al quale ciascun essere umano è costretto di primo mattino, vincerà contro l’ideologia del ‘gender’ ed i mascheramenti impacciati ai quali il The Guardian è dovuto ricorrere in ossequio al sinistro politically correct.