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libertà

Rowling vittima di un mondo senza cavalieri

Per difendere la ragione e la diversità biologica sessuale, particolarmente preziosa per la sua esclusività, nelle donne dalle pretese machiste transessuali, la Rowling sta subendo un vero e proprio assedio senza precedenti, vittima di un mondo dove non ci son più cavalieri.  

Editoriali 23_12_2021

Da più di un anno, dopo aver scritto un vero e proprio saggio a difesa della sessualità biologica e contro il nuovo machismo transessualista, l’autrice di Harry Potter e del recentissimo Maialino di Natale, J.K. Rowling è censurata, boicottata e minacciata di morte per la sua difesa a spada tratta della femminilità esclusiva delle donne e la sua polemica contro moda e costumi e leggi che consentono ai maschi (autodichiaratisi donne) di vestire non solo i panni femminei, ma anche pretendere di essere considerati tali.

Il tempo dei cavalieri è finito? Un anno e mezzo di continue angherie, dalla censura (settembre 2020) della sua saga del maghetto di Hogwarts dalle fiere nazionali del libro per bambini in Australia, agli assalti LGBTI contro il romanzo dello scorso autunno Troubled Blood, in cui aveva descritto il killer come un tipo dalle abitudini transessuali, alle decisioni dei giorni della Lega USA del quiddich che ha deciso di cambiare il proprio nome, per rispetto alla ideologia transessualista e dispregio per la difesa della femminilità biologica della Rowling, sino agli insulti e minacce ricevute dalla Rowling per aver twittato il proprio disappunto alla notizia che la  polizia scozzese "registrerà gli stupri da parte di criminali con genitali maschili come commessi da una donna se l'aggressore 'si identifica come una donna".

Il 12 dicembre, su queste folli decisioni politicamente corrette ma irrazionali, la madrina di Harry Potter aveva scritto: "La guerra è pace. La libertà è schiavitù. L'ignoranza è forza. L'individuo penoso che ti ha stuprato è una donna". Per difendere la ragione e la diversità biologica sessuale, particolarmente preziosa per la sua esclusività, nelle donne dalle pretese machiste transessuali, la Rowling sta subendo un vero e proprio assedio senza precedenti, vittima di un mondo dove non ci son più cavalieri.  

«Ho ricevuto così tante minacce di morte che potrei tappezzarci la casa, minacce per me e la mia famiglia», ha dichiarato lo scorso fine novembre, aggiungendo: «Non so cosa credessero di ottenere». Certamente la Rowling non è per nulla intimidita nella sua difesa della realtà e della verità.  Ma è necessario riflettere un minuto su questa persecuzione e oppressione dei dissidenti del verbo gender e transgender. Una delle parole più comuni nel vocabolario della sinistra globalista è la difesa degli "oppressi".

La sinistra radicale vede tutte strutture sociali e le relazioni interpersonali attraverso la lente dell'oppressore contro l'oppresso (esattamente come nel secolo scorso i comunisti guardavano il mondo attraverso le due categorie di capitalista e proletari). Un mondo bipolare, bianco e nero, ma non più binario di maschi e femmine, perché la realtà deve essere bandita dal mondo. I gruppi preferiti della sinistra, le minoranze razziali e sessuali, si trovano perpetuamente discriminati e vittimizzati dai loro oppressori, prevalentemente bianchi e/o etero.

«Se il sesso non è reale, non c'è attrazione per lo stesso sesso. Se il sesso non è reale, la realtà vissuta delle donne a livello globale viene cancellata. Conosco e amo le persone trans, ma cancellare il concetto di sesso rimuove la capacità di molti di discutere in modo significativo delle loro vite. Non è odio dire la verità», questa semplice constatazione del reale, nel giugno del 2020, aveva dato inizio alla saga di cui la Rowling è la vittima.

Altra assoluta assurdità e, incredibile dimostrazione di vergognosa irriconoscenza, è il fatto che tutti gli attori protagonisti dei film di Harry Potter e che grazie ai romanzi della Rowling sono divenuti attori, più o meno fortunati, hanno dimostrato totale sostegno alle recriminazioni dei movimenti transgender e criticato duramente l’autrice delle novelle, grazie alla quali devono le loro fortune. Lo hanno fatto all’inizio delle polemiche nel giugno del 2020, lo hanno ripetuto anche nei giorni scorsi, sebbene le minacce di morte dalla mamma di Harry Potter fossero ben note.

Il marchio di Harry Potter rimane una mucca da mungere per la compagnia cinematografica Warner Bros., quindi non è una sorpresa che sia stata organizzata una riunione del cast con gli attori famosi della serie. Il 1° gennaio prossimo 2021, la catena televisiva HBO Max manderà in onda uno speciale per celebrare il 20° anniversario di Harry Potter. Sfortunatamente, questo evento è già macchiato da polemiche a causa del coinvolgimento o meno della J.K. Rowling e proprio per paura delle polemiche che gli attivisti transessuali potrebbero riversare sull’avvenimento, l’autrice del romanzo apparirà solo in immagini di repertorio, non in diretta video.

Tutti e tre i protagonisti principali di Harry Potter (Daniel Radcliffe, Emma Watson e Rupert Grint) parteciperanno alla riunione e alla trasmissione televisiva, ma si sono più volte dispiaciuti “per il dolore" causato dai commenti della Rowling a difesa della femminilità delle donne e ribadito il loro sostegno alla autoidentificazione femminile delle persone maschili transessuali. Certo l’evento in streaming delle prossime settimane porterà fama ulteriore ed in ogni caso alla Rowling e alla sua opera, oltreché aumentarne i compensi per i diritti di autore e proprietà del marchio, tuttavia, il mondo che si va imponendo da parte di lobbies LGBTI mostra sempre più intolleranza ed oppressione nei confronti dei dissidenti e dei difensori della realtà.

In particolare, ci deve allarmare tutti il fatto che se sei transgender, specialmente un uomo biologico che finge di essere una donna, avrai il pieno appoggio dei media, dei grandi gruppi imprenditoriali, del mondo accademico, della classe politica e della viziosa e violenta folla di Twitter. La Rowling resisterà e può difendersi per tante ragioni, non ultima quella economica. Gli assenti in questa battaglia delle donne per la loro femminilità sono gli uomini, inconsapevoli di esser le prossime vittime della follia gender.