Il primato del cuore
Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia! (Lc 13,27)
In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?».
Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno. Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori. Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi». (Lc 13,22-30)
Nella nostra coscienza si gioca la battaglia del nostro destino eterno. Gesù ha voluto che il cuore dell’uomo avesse il primato su tutto il resto: sul grado di importanza, sulla posizione nelle gerarchie, sul ruolo avuto in questa vita. Per questo chi avrà operato falsamente, deturpando il volto di Gesù impresso nel proprio cuore rinnovato nel Battesimo, non troverà posto nel Regno di Verità del nostro Signore Gesù.