Il grido del cielo
«Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Mc 10,46-48
Bartimeo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Mc 10,46-48
Questo è un episodio da filmare passo passo: un uomo cieco e mendicante ai bordi della strada percepisce dal trambusto della folla ‘che era Gesù Nazareno’. Il suo grido supera i rimbrotti dei fedeli discepoli che pretendono di difendere il Maestro. E il Maestro supera i discepoli, fa avvicinare il cieco e gli lancia quella domanda ‘ingenua’: “Che vuoi che io faccia per te?”. Noi non potremo più dimenticare il cieco di Gerico, il suo grido, la sua domanda e, infine, il suo ultimo incedere dietro il Signore che lo ha salvato. Ci ritroviamo nel suo bisogno e nel suo grido, come pure nella folla che prima gli fa barriera e poi si apre a fargli strada. Anche noi sperimentiamo, nella ‘folla di cristiani’, un impedimento o finalmente lo strumento per essere salvati dal Signore che ci accoglie fino ad ospitarci alla sua mensa.