Il governo indiano vieta a una ong cattolica di ricevere fondi dall’estero
Il divieto colpisce l’organizzazione ufficiale della Conferenza episcopale cattolica dello stato del Tamil Nadu
Sono tanti i modi con cui si può rendere difficile la vita dei cristiani che vivono in paesi nei quali rappresentano una minoranza religiosa. In India un mezzo è negare o revocare alle organizzazioni non governative e alle associazioni cristiane l’iscrizione al registro del Foreign Contribution Regulation Act, indispensabile per essere autorizzati a ricevere finanziamenti dall’estero spesso indispensabili per svolgere attività di utilità sociale. Il 3 febbraio la revoca è stata notificata dal ministero dell’interno alla Tamil Nadu Social Service Society, l’organizzazione ufficiale della Conferenza episcopale cattolica dello stato del Tamil Nadu per la giustizia, la pace e lo sviluppo. La motivazione sarebbe la presunta violazione di alcune norme. Il 20 gennaio era toccato alla World Vision India, una ong che ha sede negli Stati Uniti e che si occupa di assistenza ai bambini. Questo atto burocratico ostile due anni fa aveva colpito persino le Missionarie della Carità, le suore di Madre Teresa. Il fatto aveva suscitato clamore e poche settimane dopo l’iscrizione al registro era stata ripristinata. Raggiunto dall’agenzia di stampa AsiaNews padre Devasagata Raj, dell’arcidiocesi di Cuddalore-Pondicherry ha commentato: “la cancellazione di questa registrazione per la Tamil Nadu Social Service Society è una notizia triste. È un ente che svolge il suo servizio di base attraverso le società diocesane di servizio sociale. Ne hanno beneficiato le donne povere e le persone emarginate, indipendentemente dalla loro religione. Lo sviluppo delle persone non dipende solo dal governo: il soffocamento delle ong colpisce più i poveri. Inoltre per la prima volta quest'anno un sacerdote dalit ha assunto la carica di direttore dell’organizzazione. Appena assunto l'incarico, ora si trova ad affrontare anche questa enorme sfida”.