Il fondamento

Rispose loro Gesù: «Adesso credete? Ecco, viene l’ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me. Vi ho detto questo perché abbiate pace in me. Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!». Gv 16,31-33

Sembrano non avere consistenza. Dopo tre anni, dove tanto attaccamento a Gesù, dove essere stati affascinati da lui, presi dalla sua parola e dagli avvenimenti vissuti, gli apostoli sono ancora in bilico. Fino a cedere. Nemmeno il reciproco legame dell’amicizia tiene: si disperdono ciascuno per conto proprio. Gesù lo constata con amarezza. Ma nello stesso tempo Egli ridona loro fiducia e lancia la promessa di pace piena e vera. Gesù ha vissuto profondamente l’amicizia con gli uomini; ma non è stato questo il suo appoggio definitivo. Né avrebbe potuto esserlo; la sua solitudine è vinta da una compagnia più radicale. Gesù dice: “Il Padre è con me”. Abbiamo sentito l’eco di queste parole in Papa Benedetto. Non sarà vero per ogni uomo? E’ stato vero per Maria, raggiunta dal saluto dell’Angelo: “Il Signore è con te”. Ce lo ricordiamo nel giorno dell’apparizione di Maria a Fatima.