L'ANTIDOTO
IL FEROCE SALADINO
La disfatta dei crociati ai Corni di Hattin il 3 luglio 1187 rappresentò «la più grave sconfitta nella storia crociata». Tutti i templari e gli ospitalieri furono uccisi. Le cose non andarono affatto come descritto dal film Le crociate di Ridley Scott...
L'antidoto
26_11_2011
La disfatta dei crociati ai Corni di Hattin il 3 luglio 1187 rappresentò «la più grave sconfitta nella storia crociata». Il re di Gerusalemme, Guido di Lusignano, fu catturato insieme al Maestro dei Templari, Gerardo di Ridefort. Rinaldo di Châtillon venne decapitato dal Saladino in persona. Tutti i templari e gli ospitalieri furono uccisi. Scrisse il segretario di Saladino, Imad ad-Din: «C’era presso di lui una schiera di dottori e sufi, e un certo numero di devoti e asceti: ognuno chiese di poterne ammazzare uno», cosa che Saladino concesse volentieri. I crociati in battaglia avevano combattuto dietro la reliquia della Vera Croce, che Saladino catturò. Fu portata per le vie di Damasco, rovesciata, dal Saladino trionfatore. Il 2 ottobre cadde Gerusalemme.
Le cose non andarono come descritto dal film Le crociate di Ridley Scott. «Saladino voleva massacrare tutti gli abitanti cristiani ma rinunciò all’idea quando il comandante della guarnigione, Baliano d’Ibelin, minacciò di distruggere la Città Santa e di assassinare gli abitanti islamici prima che arrivasse lui». Allora il sultano accettò di lasciare uscire quelli che potevano pagarsi il riscatto. Gli altri li vendette come schiavi (cfr. Thomas F. Madden, Le crociate, una storia nuova, Lindau, p. 119). Il 20 ottobre, appresa la notizia, il papa Urbano III morì dal dolore.