Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Fedele da Sigmaringen a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Il dono di Gesù

Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi. Tutte le cose mie sono tue, e le tue sono mie, e io sono glorificato in loro. Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te. (Gv 17,1-11)

Schegge di vangelo 03_06_2014

In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi al cielo, disse: «Padre, è venuta l’ora: glorifica il Figlio tuo perché il Figlio glorifichi te. Tu gli hai dato potere su ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato. Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. Io ti ho glorificato sulla terra, compiendo l’opera che mi hai dato da fare. E ora, Padre, glorificami davanti a te con quella gloria che io avevo presso di te prima che il mondo fosse. Ho manifestato il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me, ed essi hanno osservato la tua parola. Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro. Essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato. Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi. Tutte le cose mie sono tue, e le tue sono mie, e io sono glorificato in loro. Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te». (Gv 17,1-11)

L’addio di Gesù ai suoi discepoli comincia con la preghiera che Gesù ha rivolto al Padre nell’ultima Cena. Gesù si affida al Padre, nello stesso tempo in cui consegna se stesso ai suoi amici, gli apostoli: “Le parole che hai dato a me io le date a loro”. Non solo le parole, ma la sua stessa vita, la sua persona, il rapporto stesso che Egli ha con il Padre. Di fronte a questo struggimento di Gesù e all’intensità della sua vita donata, che cosa fare? Con umiltà, con desiderio, con apertura di cuore domandiamo di poter accogliere ogni giorno e ogni momento il dono di Dio, la grazia della presenza e dell’amicizia di Cristo nella nostra vita, l’amicizia di Cristo, la sua intelligenza sulle cose e l’energia del suo Santo Spirito.