Il cardinale Zen: “Che male c’è nella Messa antica?”
“Ho lavorato attivamente per la riforma liturgica dopo il Vaticano II, ma non posso negare il tanto di buono che è venuto dal Summorum Pontificum”. “La Messa Tridentina è la Messa a cui mi portava mio padre… non è divisiva, e anzi ci unisce ai nostri fratelli e sorelle di tutte le epoche, ai santi e ai martiri di ogni tempo”. Il cardinale Zen interviene dopo la pubblicazione del motu proprio di Francesco Traditionis custodes.
Riportiamo di seguito l'intervento pubblicato dal cardinale Joseph Zen sul suo blog, a proposito del motu proprio di papa Francesco Traditionis custodes.
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Ho letto sui giornali notizie abbastanza preoccupanti su possibili restrizioni alla celebrazione della Messa Tridentina (quella che ora chiamiamo forma straordinaria del rito romano). Voglio dire chiaramente che io non sono considerabile come estremista di questa forma liturgica e che ho lavorato attivamente, come sacerdote e come vescovo, per la riforma liturgica dopo il Vaticano II, anche cercando di frenare gli eccessi e gli abusi, che purtroppo non sono mancati anche nella mia diocesi. Quindi non mi si accuserà di faziosità.
Ma non posso negare, nella mia esperienza di Hong Kong, il tanto di buono che è venuto dal motu proprio Summorum Pontificum e dalla celebrazione della Messa Tridentina. C’è qui un gruppo fedele che da decenni partecipa a questa forma che ci viene dalle ricchezze liturgiche della nostra Tradizione, un gruppo che non ha mai creato problemi alla diocesi e i cui partecipanti non hanno mai messo in dubbio la legittimità della Messa rinnovata. Nella comunità che partecipa alla forma straordinaria in Hong Kong sono passati tanti giovani, che attraverso questa Messa hanno riscoperto il senso dell’adorazione e della reverenza che dobbiamo a Dio, nostro Creatore.
Io ho lavorato per la riforma liturgica, come ho detto, ma non posso dimenticare la Messa della mia fanciullezza, non posso dimenticare quando da bambino in Shanghai mio padre, devotissimo cattolico, mi portava a Messa tutti i giorni e alla domenica mi faceva partecipare a cinque Messe! Sentivo una tale reverenza, ero così affascinato (e lo sono ancora!) dalla bellezza del canto gregoriano, che penso quell’esperienza abbia nutrito la mia vocazione al sacerdozio, come per tanti altri. Ricordo i tanti fedeli cinesi (e non penso tutti sapessero il latino…) partecipare con grande trasporto a queste cerimonie liturgiche, così come ora posso testimoniare nella comunità che partecipa alla Messa Tridentina di Hong Kong.
La Messa Tridentina non è divisiva, essa anzi ci unisce ai nostri fratelli e sorelle di tutte le epoche, ai santi e ai martiri di ogni tempo, a coloro che hanno lottato per la loro fede e che hanno trovato in essa un nutrimento spirituale inesauribile.