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LETTERE IN REDAZIONE

Ideologia di genere in prima serata

Alcune considerazioni da don Giorgio C. su un film trasmesso da Rai 5 in prima serata, che esalta l'amore omosessuale e la fecondazione artificiale. Tutti hanno diritti meno il nascituro...


Gentile Redazione de La Bussola Quotidiana,
 
scrivo per condividere un fatto che mi è capitato qualche sera fa (il 1 novembre), in prima serata (secondo la cronologia catodica).  Facendo zapping in tv - con il digitale poi questa operazione è più corposa - mi sono fermato a seguire un film su Rai 5.

Il film è Baby love, del 2008. Non so se voi conoscete questo film, ma è un impasto di idelogia gender e di relativismo bioetico. Protagonista è una coppia omosessuale che desidera un figlio, ovviamente attraverso fecondazione artificiale e madre surrgata. A questo desiderio i due uomini corrispondono, attraverso una donna che si rende disponibile.

Questa donna "surrogata" però s'innamora dell'omosessuale che gli chiede il dono della paternità, ma che non può ricambiare perché è omosessuale. (per condire quest'uomo risulta sterile, e il seme viene donato dal compagno che però amorevolmente lascia la paternità legale al primo). Soltanto ci sarà un matrimonio "surrogato" per accontentare i suoceri "surrogati", ancora retrogradi e fissati con il matrimonio eterosessuale e permettere alla donna "surrogata" di acquisire la cittadinanza francese. (sic!)

Il film poi è tutto condito di scene che devono eliminare le chiusure, il pregiudizio, sia sull'omosessualità che la fecondazione articficiale.  Tutto è animato dall'amore: Beby love appunto, quindi è corretto, buono, comprensibile... La coppia omoessuale che con amore accudisce la bimba. Cene natalizie di "famiglia allargate e surrogate". Impressionante. La mamma surrogata che partorito sparisce, ma con un sorriso, perché ha fatto del bene ai due uomini che girano per la città mano nella mano con la bimba in braccio.

L'unica consolazione è che gli spettatori di Rai 5 sono pochi. Quello che mi colpisce è come s'infili sempre di più nei mezzi di comunicazione l'ideologia gender. Ed anche l'eliminazione del bene del nascituro. Tutti hanno diritti, lui no.

Dobbiamo propio stare attenti e vigilare.

Grazie anche a voi, Bussola Quotidiana, possiamo discernere la realtà.

Don Giorgio C.