HIV, in Italia i più contagiati rimangono gli omosessuali
L'Istituto superiore della Sanità ha registrato nel 2016 in Italia 3451 nuove infezioni da HIV e 778 casi di Aids. I più colpiti rimangono le persone omosessuali.
L'Istituto superiore della Sanità ha registrato nel 2016 in Italia 3451 nuove infezioni da HIV e 778 casi di Aids. Carlo Federico Perno, professore di Virologia e Microbiologia all’Università di Milano così commenta i dati: “Mentre sono quasi spariti i tossicodipendenti che utilizzano droghe iniettive, troviamo l’infezione soprattutto negli omosessuali o nei bisessuali”.
Per paradosso i nuovi ritrovati terapeutici e i mezzi di prevenzione possono aiutare la diffusione di altre patologie virali. Esiste infatti la Prep, la profilassi pre-esposizione, da assumere prima di rapporti sessuali considerati a rischio. “La Prep funziona — precisa Perno — ma ci sono delle considerazioni da fare. Prima cosa, la terapia la assume una persona sana, esponendosi agli effetti collaterali dei farmaci. Poi chi paga? E chi la somministra? Infine, c’è un importante aspetto psicologico: alcuni studi hanno dimostrato che chi ricorre a Prep ha comportamenti più liberi e un numero maggiore di contagi di malattie sessuali, come gonorrea e sifilide”.
In breve i rimedi clinici favorirebbero il libertinaggio sessuale, compreso quello omosessuale, e la diffusione di altre malattie virali.