Giappone e le quasi "nozze" gay
In Giappone il governo ha esteso alcuni diritti delle coppie coniugate alle coppie gay, nonostante la Costituzione qualifichi il matrimonio come unione tra uomo e donna.

In Giappone non esiste il “matrimonio” omosessuale. Nonostante ciò il governo ha esteso alcune normative relative al matrimonio alle coppie omosessuali. Tra queste anche i sussidi in caso di morte per disastri naturali, visto che il Paese è soggetto a frequenti terremoti. Già nel gennaio di quest’anno il Parlamento aveva esteso alle coppie gay alcune disposizioni contenute in 25 leggi, tra cui la legge sulla prevenzione della violenza domestica, la legge sugli affitti di terreni e abitazioni, la legge per la prevenzione degli abusi sui minori e quella sull’edilizia pubblica.
Dunque alcuni diritti personali, patrimoniali e familiari, di pertinenza esclusiva alle coppie coniugate, sono stati riconosciuti anche alle coppie gay. Questo è avvenuto in modo illecito secondo due prospettive. Sotto l’angolatura della legge naturale il matrimonio è un vincolo che può unire solo due persone di sesso differente. Dunque non si possono riconoscere a favore di coppie gay diritti esclusivi dei coniugi. Sotto l’angolatura della legge civile, la Costituzione giapponese all’art. 24 definisce il matrimonio come un'unione «basata esclusivamente sul mutuo consenso di entrambi i sessi». Ora appare incostituzionale riconoscere diritti matrimoniali a coppie che secondo la Costituzione non possono essere considerate sposate.
Tale articolo della Costituzione è finora l’argine maggiore contro quelle spinte politiche e della società civile volte all’approvazione del “matrimonio” omosex. Un argine che questi ultimi riconoscimenti a favore delle coppie gay stanno erodendo sempre più. Inoltre ben cinque sentenze di altrettante Corti superiori hanno qualificato le norme che vietano il “matrimonio” omosex come incostituzionali perché violerebbero il diritto all’uguaglianza. Dimentichi che proprio la Costituzione afferma chiaramente che per aversi matrimonio è necessaria la diversità sessuale dei due coniugi.