Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Preziosissimo Sangue di Gesù a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Gesù in persona

«Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni». (Lc 24,35-48)

Schegge di vangelo 05_04_2018

In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.
Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni». (Lc 24,35-48)

Dopo il sepolcro vuoto, le bende, gli angeli, ecco ‘Gesù in persona’. Gesù mostra le mani e i piedi feriti, e mangia il pesce arrostito. Non una fantasia, una suggestione, una interpretazione, un genere letterario, una rielaborazione della comunità. Un fatto, invece, accaduto e constatato. “Quello che abbiamo visto e udito”, dirà l’evangelista Giovanni. Il fatto della risurrezione, constatato e vissuto, è all’origine della fede e del cambiamento dei primi discepoli e di tutti coloro, come noi, che sono venuti dopo.