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OCCHIO ALLA TV

Fare la spesa... con giudizio

In tempi di crisi, sono consigli per buoni acquisti quelli di “Occhio alla spesa”, trasmissione in onda dal 2002 su Rai 1. La competenza di Di Pietro è certificata, come la sua preparazione nel fornire indicazioni e consigli utili. Spesso, però, il suo autocompiacimento finisce per sovrastare l’utilità sociale del programma.

Occhio alla Tv 10_10_2011

In tempi di crisi si presta ancora più attenzione alle uscite dal portafoglio, anche per ciò che riguarda la primaria necessità di nutrirsi e, quindi, l’acquisto di cibo. I consigli per buoni acquisti in tal senso sono il filo conduttore di “Occhio alla spesa”, trasmissione in onda dal 2002 su Rai 1 (dal lunedì al venerdì, ore 11.05) dedicata al rapporto fra prezzo e qualità dei prodotti.

Affidato alla conduzione di Alessandro Di Pietro, che ne è anche l’ideatore, il programma ha ampliato nel tempo la sua rete di inviati che in collegamento da diversi luoghi in tutta Italia contribuiscono ad approfondire i temi oggetto di attenzione. In studio ospiti ed esperti discutono con Di Pietro delle qualità degli alimenti, dei pregi del cibo genuino, degli indicatori naturali di qualità.

In ogni puntata viene presentato il prodotto del giorno, analizzato grazie al contributo di nutrizionisti e tecnologi alimentari, con collegamenti in diretta dai luoghi di produzione e articolato dibattito in studio. Il pubblico presente viene coinvolto in modo attivo durante tutta la trasmissione e in particolare nello spazio “Pro e contro”, con domande, curiosità ed esperienze personali relative al prodotto in questione.

Le telecamere installate in alcuni supermercati delle principali città italiane permettono ai consumatori di mettersi in contatto diretto con la trasmissione, a conferma della tendenza interattiva di questa proposta, che vorrebbe unire l’utile al dilettevole.

La competenza di Di Pietro è certificata, come la sua preparazione nel fornire indicazioni e consigli utili. Spesso, però, il suo autocompiacimento finisce per sovrastare l’utilità sociale del programma.