Famiglie: «Pregate perché il Papa unisca verità e carità»
Papa Francesco prende carta e penna, e scrive a tutte le famiglie del mondo in vista del Sinodo sulla famiglia. La lettera insiste sull’«apporto indispensabile della preghiera».
«Care famiglie, mi presento alla soglia della vostra casa per parlarvi di un evento che, come è noto, si svolgerà nel prossimo mese di ottobre in Vaticano. Si tratta dell’Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei Vescovi»… Papa Francesco prende carta e penna, e scrive a tutte le famiglie del mondo in vista del Sinodo sulla famiglia. La lettera, datata formalmente 2 febbraio 2014, è stata pubblicata il 25 febbraio. Non contiene nessun accenno ai temi specifici del Sinodo, dibattuti la settimana scorsa al concistori dei cardinali, ma una ripetuta richiesta alle famiglie perché lo preparino con la preghiera. Pregando anzitutto per il Papa, perché possa svolgere secondo i disegni di Dio il compito difficile che lo aspetta: unire «verità e carità», una formula che contiene l’essenziale di tutto quanto si sta discutendo nella Chiesa intorno al tema della famiglia.
Il Pontefice delinea il percorso: prima nel 2014 Sinodo straordinario, poi nel 2015 Sinodo ordinario, sempre sul tema della famiglia, e nel settembre 2015 Incontro Mondiale delle Famiglie a Filadelfia, che farà seguito a quello di Milano del 2012 e dove verosimilmente il Papa pensa di fare il punto della situazione.
La Chiesa è anzitutto, scrive il Papa, «chiamata ad annunciare il Vangelo» senza infingimenti, nello stesso tempo «affrontando anche le nuove urgenze pastorali che riguardano la famiglia». Il Pontefice ha chiesto, anche ai laici, «suggerimenti concreti», arrivati a Roma come sanno i lettori del nostro giornale in modo spesso un po’ confuso, con alcuni episcopati, specie del Nord Europa, che sono assistiti da buoni uffici stampa e che hanno cercato di far sentire la loro voce più di quella di altri. In questa lettera Francesco parla d’altro, nel senso che insiste piuttosto sull’«apporto indispensabile della preghiera», in cui devono impegnarsi anche le «care famiglie». «Vi chiedo di pregare intensamente lo Spirito Santo», insiste il Papa, perché i Padri sinodali, e il Papa stesso, sappiano affrontare sì i problemi attuali, ma proiettando su ogni problema e situazione «la luce e la forza che vengono dal Vangelo».
La data della lettera è quella della festa della Presentazione al Tempio di Gesù. Il Bambino è con Maria e Giuseppe: e due anziani, Simeone ed Anna, riconoscono in lui il Messia promesso dai profeti. «È un’immagine bella – commenta Papa Francesco –: due giovani genitori e due persone anziane, radunati da Gesù. Davvero Gesù fa incontrare e unisce le generazioni! Egli è la fonte inesauribile di quell’amore che vince ogni chiusura, ogni solitudine, ogni tristezza». Le famiglie possono tentare molte vie per rimanere unite in situazioni difficili. «Tuttavia, se manca l’amore manca la gioia, e l’amore autentico ce lo dona Gesù: ci offre la sua Parola, che illumina la nostra strada; ci dà il Pane di vita, che sostiene la fatica quotidiana del nostro cammino».
La lettera si chiude con un’ultima, pressante richiesta alle famiglie perché preghino: «la vostra preghiera per il Sinodo dei Vescovi sarà un tesoro prezioso che arricchirà la Chiesa». E una preghiera speciale Francesco la chiede per sé, per il Papa, «perché possa servire il Popolo di Dio nella verità e nella carità».
«La nuova Bussola quotidiana» segue in modo approfondito la preparazione del Sinodo, denunciando le tesi di alcuni che sembrano contrarie a quanto insegnano il Magistero e il «Catechismo della Chiesa Cattolica» e mostrando come nei diversi contesti continentali – non esiste solo l’Europa, o solo il Nord Europa – i problemi si pongano in modo piuttosto diverso. Su molte scelte pastorali, prudenziali e strategiche si possono avere legittimamente opinioni diverse. Il Papa ora ci ricorda che, quali che siano le nostre preoccupazioni, aspettative, timori, opinioni c’è qualche cosa che comunque possiamo e dobbiamo fare tutti, obbligatoriamente, senza stancarci: pregare. Dobbiamo pregare per il Sinodo e soprattutto pregare per il Papa. È fin da ora chiaro che il suo compito sarà tutt’altro che facile. Ma nulla è impossibile alla preghiera.