Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Vincenzo de’ Paoli a cura di Ermes Dovico
Cristiani Perseguitati
a cura di Anna Bono
Asia

Estremisti islamici interrompono una funzione religiosa in Indonesia

Vittime dell’episodio di intolleranza sono i fedeli della Bethel Indonesia Church, una Chiesa pentecostale che si riunisce in una abitazione privata

 

 

Il 21 settembre a Karawaci, in Indonesia, una ventina di fondamentalisti islamici hanno fatto irruzione in una shop-house (centro usato come abitazione e attività commerciale, tipico del sud est asiatico) mentre si stava svolgendo una funzione religiosa domenicale e hanno disperso con la forza i fedeli della Bethel Indonesia Church, una Chiesa pentecostale che tutte le settimane si riunisce nel negozio adibito anche al culto. L’azione è stata filmata. Un video che circola in rete mostra il gruppo di musulmani estremisti che inveiscono contro i presenti e li minacciano. Si vede una persona che grida: “non si possono tenere attività [di culto] qui: Vai ad adorare da qualche altra parte, ma non qui”. Un altro uomo in giacca nera, identificato come il capo quartiere, minaccia di revocare le carte di identità dei residenti che hanno dato l’autorizzazione. La funzione ha potuto riprendere soltanto dopo circa un’ora, quando finalmente gli aggressori se ne sono andati. Un fatto analogo si era verificato il 14 settembre. Fonti locali raggiunte dall’agenzia di stampa AsiaNews, sostengono che non si tratta purtroppo di incidenti isolati. L’episodio del 21 settembre, dicono, “si aggiunge a una lista in continua crescita di episodi di intolleranza religiosa in Indonesia. Sono frequenti i casi di fedeli e di comunità cristiane (e di altre fedi) che, riuniti per pregare, devono subire persecuzioni, molestie e persino violenza. Spesso attacchi, violenze e interruzioni delle funzioni vengono fatti adducendo che per i locali utilizzati non è stato completato l’Izin Mendirikan Bangunan (Imb), un iter che regola la costruzione di una chiesa – cattolica o protestante – spesso complicato e che può richiedere fino a cinque o 10 anni prima che le autorizzazioni vengano concesse”. È una sorta di delibera scritta che permette l’apertura di un cantiere ed è rilasciata dalle autorità locali. Tuttavia l’iter si complica se si tratta di un luogo di culto cristiano: serve il nulla osta di un certo numero di residenti nell’area e del gruppo per il dialogo interreligioso locale. Spesso subentrano “motivazioni” che spingono i funzionari a bloccare i progetti, dietro pressioni di gruppi estremisti. Che il pretesto sia l’Imb o altro, il risultato è che dei cittadini sono vittime di “mafie” che operano col manto della religione e nel silenzio – o con la connivenza – delle autorità. L’Istituto Setara, una organizzazione non governativa indonesiana che monitora lo stato della democrazia e delle libertà nel paese, ha registrato 260 incidenti e 402 violazioni della libertà religiosa nel 2024 e la Commissione nazionale sulla violenza contro le donne ha registrato otto casi di intolleranza nella prima metà del 2025.