È morto monsignor Giulio Jia Zhiguo
Vescovo sotterraneo dal 1981, per tutta la vita perseguitato dal regime comunista, più volte arrestato, viveva confinato in episcopio dal 2010
 
		                                        Il 29 ottobre è morto in Cina monsignor Giulio Jia Zhiguo, vescovo sotterraneo della contea di Zhengding, nella provincia di Hebei. Aveva 90 anni. Dal 2010 viveva confinato in episcopio. Era nato nel 1935 in una famiglia cattolica da generazioni. Negli anni 60 del XX secolo, durante il lungo regime di Mao Tse Tung, fu arrestato e posto per 15 anni agli arresti domiciliari. Liberato nel 1978, fu ordinato clandestinamente sacerdote nel 1980 e poi vescovo nel 1981 da monsignor Fan Xueyan, uno degli ultimi vescovi che Pio XII era riuscito a nominare in Cina. Monsignor Fan Xueyan ottenne per lui anche la facoltà speciale di selezionare nuovi vescovi in tutto il paese. Questo gli consentì di ricostruire la comunità cattolica dell’Hebei e delle province vicine. Nel 1989 fu arrestato. Iniziò così un lungo susseguirsi di detenzioni e rilasci, durato per oltre 20 anni. Alla fine del 2008 monsignor Paolo Jiang Taoran, vescovo della diocesi ufficiale di Shijiazhuang, il capoluogo dell’Hebei, che però era stato ordinato senza mandato pontificio, riconobbe la sua autorità, dopo aver ristabilito la comunione con Roma. Tuttavia nel 2009 monsignor Jia fu arrestato di nuovo e quindi confinato a partire dal 2010. Ciononostante – di lui ricorda l’agenzia di stampa AsiaNews – continuò la sua missione pastorale “senza scendere a compromessi con le autorità. La sua preghiera e le sue parole hanno infuso sempre coraggio ai fedeli dell’Hebei. In molti hanno guardato a lui come a un modello, compresi tanti giovani che hanno iniziato a dedicarsi alla Chiesa e poi sono diventati sacerdoti. Non ha mai avuto ricchezze personali, si è sempre preoccupato di servire le persone: grazie all’aiuto di alcune suore aveva aperto la sua residenza a bambini e giovani disabili, abbandonati dalle famiglie”. L’ultima sua battaglia è stata quella contro il divieto ai minori di 18 anni di frequentare le chiese imposto dalle autorità comuniste dopo la pandemia.

 
					 
						
                        
 
             
            