Difende la sessualità biblica, pastore accusato di terrorismo
È stato licenziato e segnalato al governo inglese come potenziale terrorista per aver spiegato in una scuola cristiana che nessuno è obbligato a pensarla come l’ideologia gender vorrebbe. Ecco cosa può accadere ad un pastore o sacerdote quando leggi come l’Equality Act o il Ddl Zan entrano in vigore: “Anche la chiesa sarà considerata un'organizzazione terrorista?”.
È stato segnalato all’osservatorio sul terrorismo del governo inglese per aver spiegato agli alunni di una scuola cristiana la visione della Bibbia, quella naturale, sulla sessualità. È questo che può accadere ad un pastore o ad un sacerdote quando leggi come l’Equality Act, per ora più soft del Ddl Zan, entrano in vigore.
Il cappellano scolastico Bernard Randall, 48 anni, è stato anche licenziato dal Trent College per aver semplicemente spiegato ai giovani della scuola, dagli 11 ai 17 anni, che si può dissentire rispetto all'ideologia gender. L’uomo aveva infatti deciso di parlare del tema in un sermone dopo che alcuni studenti si erano rivolti a lui dicendosi confusi dagli insegnamenti “di inclusione Lgbt” introdotti nella scuola.
Il curriculum era stato portato nelle aule in seguito all’invito nell’ateneo di Elly Barnes, fondatrice di Educate & Celebrate, un ente LGBT, che aveva tenuto corsi di formazione con il personale su come "incorporare il genere, l'identità di genere e l'orientamento sessuale nel tessuto della tua scuola", ha spiegao Randall che aveva sollevato preoccupazioni per quanto stava avvenendo alla direzione scolastica che però lo aveva tranquillizzato assicurandolo che sarebbe stato coinvolto in qualsiasi decisione circa l’attuazione del programma. In realtà tutto era proceduto senza il suo assenso e quando nel 2019 chiese perché fosse stato escluso gli fu risposto che temevano che "potesse non essere d'accordo".
In seguito al suo sermone, poi, la dirigenza gli aveva detto che con le sue parole sulla sessualità (dono di Dio ordinato ad uno scopo) aveva ferito i sentimenti di alcune persone, perciò era stato anche segnalato al Prevent del governo, che si occupa di raccogliere segnalazioni di minacce terroristiche e, nell'agosto 2019, venne informato dalla scuola che era stato licenziato per colpa grave. Sebbene il suo licenziamento sia stato annullato in appello e poi riconfermato l'anno successivo, gli era comunque stato proibito di parlare su argomenti "che potrebbero causare offesa o angoscia ai membri del corpo scolastico" e gli fu ordinato di non esprimere pubblicamente le proprie convinzioni "approfittando della vulnerabilità dei nostri studenti" .
Randall ha ricordato che alla notizia era "terrorizzato": “Cosa avrei detto alla mia famiglia? Che ero stato segnalato come potenziale terrorista, estremista?...Quando ho scoperto che mi avevano segnalato senza dirmelo ero allibito...nel sermone mi ero perfino spinto fino a sottolineare che, al di là di ogni convinzione, dobbiamo rispettarci l'un l'altro...anche con le persone con cui non siamo d'accordo”. Parole che dai sostenitori di norme come il Ddl Zan, vedi Fedez, non si sentono, perché chi la pensa diversamente da loro va punito con il carcere e denigrato.
Infatti, sebbene l’accusa di terrorismo sia caduta, spiega ancora il pastore, "alla fine mi è stato detto che dovevo sostenere le convinzioni di tutti gli altri, non importa quali fossero, mentre le mie convinzioni cristiane, le credenze della Chiesa d'Inghilterra, erano palesemente censurate (la chiesa di Stato inglese, nonostante il dissenso interno, ha una posizione ufficiale sulla sessualità legata alla visione biblica e naturale, ndr)”.
Questa mentalità è pericolosissima, perché arriverà fino a toccare le chiese: "Non credo - ha infatti sottolineato Randall - che la Chiesa d'Inghilterra sia un'organizzazione estremista. Stavo facendo il lavoro per cui sono stato assunto". Inoltre, "tutti dovrebbero essere liberi di accettare o rifiutare un'ideologia. Non è questo laico e liberale? Cosa significa democrazia?".
Definitivamente licenziato lo scorso dicembre, il reverendo ha quindi esortato gli altri cristiani ad aprire gli occhi e combattere per la libertà religiosa e di pensiero propria e dei propri figli: "La mia storia manda un messaggio ad altri cristiani sul fatto che non siamo liberi di parlare della nostra fede. Sembra che non sia più sufficiente solo 'tollerare' l'ideologia Lgbt, devi accettarla senza porre domande, nessun dibattito è consentito senza gravi conseguenze. Qualcun altro deciderà cosa è accettabile e cosa non lo è e improvvisamente potrai diventare un emarginato, forse per il resto della tua vita...La mia carriera e la mia vita sono a pezzi. Credo che questa sia la Croce che devo portare per aiutare a impedire ad altri di vivere la mia stessa esperienza, non ho altra scelta che perseguire la giustizia".
Perciò l’uomo ha fatto causa alla scuola, sebbene cosciente che “gruppi sempre più potenti nella nostra società non si preoccupano della verità".
Il Christian Legal Centre, che sta difendendo Randall, ha dichiarato che il caso verrà preso in esame dai giudici il 14 giugno, rimarcando che se “un ministro ordinato della Chiesa d'Inghilterra non può tenere un semplice sermone in una scuola della Chiesa d'Inghilterra senza essere denunciato come un estremista e perseguitato sul suo lavoro allora chi è al sicuro?... È questo il tipo di comportamento che ci aspettiamo da coloro a cui affidiamo l’educazione e la tutela dei nostri figli?...Tutti coloro che hanno detto che non sarebbe mai potuto accadere - punire e criminalizzare un ministro cristiano per aver predicato la Bibbia (nel proprio "ovile", ndr) - devono prendere duramente coscienza di quanto accaduto a Bernard Randall”.