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il libro

Del Noce: l’Europa non è l’Occidente

Nel mondo occidentale si è affermato qualcosa di diverso dalla civiltà europea: la «filosofia del divenire» in contrapposizione alla «filosofia dell’essere».

Dottrina sociale 01_10_2024

È in libreria una breve raccolta di testi di Augusto Del Noce sull’Autorità (ed. Treccani, 2024) dove troviamo, tra i tanti spunti, anche questo passo provocatorio: «Epicentro della crisi dell’autorità è l’Occidente. Occorre distinguere le idee, diversissime, di Europa e di Occidente. Con la prima si allude alla continuità di un processo di civiltà che muove a partire dall’Oriente. Quando parliamo di Occidente e di Oriente, intendiamo invece esprimere un’opposizione, quella dello spirito attivistico, pragmatistico ecc., allo spirito contemplativo. La situazione presente è caratterizzata dalla sostituzione dell’idea di Occidente all’idea di Europa».

Il passo è provocatorio perché solitamente si fanno coincidere Europa e Occidente. L’Occidente viene inteso come l’Europa più la Magna Europa, ossia l’estensione della società europea alle Americhe e oltre. Per fare un esempio tra i tanti: quando Joseph Ratzinger parlava della crisi dell’Occidente e dell’Europa che odia se stessa, unificava le due cose. Del Noce, invece, sostiene che in Occidente si è sviluppato qualcosa di diverso dalla civiltà europea. Una cosa che egli chiama «la filosofia del divenire», necessaria per lo spirito attivistico e pragmatistico di cui sopra, in contrapposizione alla «filosofia dell’essere» che invece sarebbe appartenuta all’Europa in virtù del suo spirito contemplativo.

Le conseguenze sul concetto di autorità sono profonde. Con la «filosofia del divenire» fondata in fin dei conti sulla «effettualità», non è possibile trasmettere nessuna tradizione, senza della quale però crolla il principio di autorità. Se i genitori non trasmettono una tradizione e i figli pensano di doversi liberare dalla tradizione, in famiglia viene meno l’autorità. Lo stesso si dica per la scuola. Basandosi invece sulla «filosofia dell’essere», c’è qualcosa che si sottrae al divenire e che può e deve essere tramandato. È possibile quindi la tradizione e, di conseguenza, l’autorità che la promuove.