Dai nascituri alla scuola parentale, buone notizie dal Cile
Ascolta la versione audio dell'articolo
I conservatori premiati all’elezione del Consiglio costituzionale, i sondaggi a favore di Kast, la nuova bozza della Costituzione a difesa del concepito e del matrimonio e infine una sentenza pro-homeschooling: aria nuova in Cile.
In Cile l’aria sta cambiando. Dopo il sostegno all’estrema sinistra globalista e anticattolica che ha portato all’elezione a presidente di Gabriel Boric due anni or sono, diversi segnali positivi si stanno moltiplicando nel Paese sudamericano.
All’elezione del nuovo Consiglio costituzionale del maggio scorso, sono stati premiati i partiti di centrodestra e in particolare i cristiani conservatori e repubblicani di José Antonio Kast. La presidenza di tale importante organismo dovrà riscrivere o, quantomeno, aggiornare in alcune parti il testo costituzionale in vigore, risalente al 1980. Questi sono stati i primi importanti segnali di un ripensamento ragionato e serio di quella maggioranza moderata e cristiano-cattolica che non si era sentita coinvolta dal confronto elettorale del 2021. Poi, nel giugno scorso, la giovanissima deputata cilena del Partito Repubblicano Beatriz Hevia è stata eletta a maggioranza assoluta come nuova presidente del Consiglio costituzionale, promettendo di «mettere al primo posto le persone e il Cile». Insieme a lei, era stato eletto come vicepresidente il socialista italo-cileno Aldo Valle, uomo di buonsenso e capacità di mediazione riconosciuta anche dagli avversari.
Dalle scorse settimane il trend del buonsenso e delle decisioni positive è in costante crescita. I sondaggi di luglio hanno registrato una prevalenza di consensi a favore di Kast per una possibile nuova candidatura alle elezioni presidenziali del 2025 ma anche una importante crescita di consenso dei cittadini cileni per le politiche promosse dal Partito Repubblicano, con il 38% che si identifica con le iniziative e i progetti di tale formazione, che si ispira al magistero sociale della Chiesa. Un successo strabiliante se pensiamo che alle elezioni politiche nazionali del 2021 aveva ottenuto solo 2 senatori su 50 e 12 deputati su 155.
Dati importanti che sono frutto di una seria preparazione, emersa particolarmente nei lavori del Consiglio costituzionale. Nelle ultime settimane, infatti, a lanciare l’allarme del mainstream è stata addirittura Bloomberg. La nuova bozza della Carta costituzionale, preparata da un gruppo di esperti dopo che la precedente proposta era stata bocciata dal popolo, ha visto presentare da parte della maggioranza dei conservatori alcune modifiche emendative, tutte in favore della difesa della vita del concepito, della maternità, della famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna, della libertà e responsabilità dei genitori anche in ambito educativo, delle garanzie per la libertà religiosa, eccetera.
Insomma, un testo non ancora definitivo ma tutto all’opposto del precedente, che era stato fatto su misura della sinistra più estrema e delle multinazionali Lgbt e abortiste. Il nuovo elaborato fa già preoccupare tutta la maggioranza parlamentare di sinistra che sostiene il governo del presidente Boric e che vorrebbe invitare i propri elettori a bocciare anche questo nuovo testo al referendum del prossimo dicembre, cassando così definitivamente l’aspirazione di Boric di essere annoverato come il “padre della patria”, capace di riformare il testo fondamentale della vita del Paese.
Dopo l’ascolto e il «confronto anche con gli esperti», come auspicato da Beatriz Hevia il 2 agosto, inizieranno le votazioni sugli emendamenti e i nuovi paragrafi del testo ancora in discussione e infine si passerà al voto finale.
È di questi giorni anche la notizia di una decisione giudiziaria che riafferma il pieno diritto alla libertà educativa dei genitori e all’homeschooling o scuola parentale: un diritto fondamentale in un Paese dove è reale il pericolo dell’indottrinamento Lgbt e abortista. La Corte d’Appello di San Miguel (Cile) ha stabilito, con una decisione all’unanimità, che la scelta di seguire programmi di homeschooling, anche se certificati all’estero, deve essere riconosciuta nel Paese sudamericano come valida a tutti gli effetti. Lo studente José Antonio Aldunate e i suoi genitori, Felipe e Carolina, si erano rivolti al tribunale per denunciare la decisione del Ministero dell'Istruzione cileno che non aveva riconosciuto il diploma di scuola superiore conseguito a distanza alla Marble Falls Academy, una scuola con sede in Texas (negli Stati Uniti) che, insieme a un istituto argentino, fornisce e valuta i programmi di istruzione parentale. L’americana Alliance Defending Freedom ha fornito alla famiglia il necessario supporto legale per contestare la decisione discriminatoria del Ministero dell’Istruzione e ha ottenuto appunto la riaffermazione del diritto alla libertà di educazione che il governo marxista cileno non voleva riconoscere.
Infatti, già l’attuale Costituzione cilena (articolo 19) e il diritto internazionale (vedi l’articolo 26 della Dichiarazione universale dei diritti umani e l’articolo 13 del Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali) tutelano i diritti dei genitori a compiere scelte riguardanti l’educazione dei propri figli, inclusa l’istruzione domestica. Gabriel Boric, la sua “madrina” Michelle Bachelet e il suo governo vorrebbero infischiarsene della bocciatura ottenuta dal testo costituzionale rivoluzionario da loro promosso e che di fatto vietava la libertà di scelta educativa. Ma i giudici gli hanno dato torto.
Il Cile ha bocciato una Costituzione anti-cristiana
A gran maggioranza, la popolazione cilena ha bocciato la proposta di nuova Costituzione promossa dal presidente Boric. Nonostante la grancassa della stampa e notevoli ingerenze anche dall'estero (Onu e Usa inclusi), nel referendum costituzionale ha vinto il rifiuto. Nel testo della nuova Costituzione c'erano aborto, diritti Lgbt ed ecologismo.