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Asia Bibi assolta

Cresce in Pakistan la protesta degli estremisti islamici per l’assoluzione di Asia Bibi.

Malgrado i divieti, manifestazioni in tutto il Pakistan contro l’assoluzione di Asia Bibi.  A Lahore chiuse le scuole cristiane, i ranger schierati a protezione del più grande quartiere cristiano

I giudici della Corte Suprema hanno hanno accolto l’ultimo ricorso dei legali di Asia Bibi, condannata a morte per blafemia nel 2010 e da allora in carcere, proclamandone l’innocenza. L’annuncio dell’assoluzione il 31 ottobre mattina ha scatenato in Pakistan, come si temeva, la collera dei fondamentalisti islamici. Nelle  principali città del paese sono in corso manifestazioni di protesta e blocchi stradali. Nel Punjab, benché l’amministrazione abbia subito vietato le manifestazioni, gli estremisti si sono radunati nelle strade della capitale Lahore. Il traffico è stato bloccato con transenne per impedire ai manifestanti di raggiungere il palazzo dell’Assemblea provinciale e sono stati schierati i ranger a protezione del più grande quartiere cristiano. Le autorità ecclesiali hanno disposto la chiusura a tempo indeterminato delle scuole cristiane e hanno chiesto ai genitori di andare a prelevare i figli e portarli a casa. Anche in altre province del paese si registrano concentrazioni di folla che chiede la morte di Asia Bibi e le forze dell’ordine sono al lavoro per tenere sotto controllo la situazione. Nella capitale federale Islamabad l’autostrada principale è stata bloccata al traffico per evitare il formarsi di cortei e grandi raduni, ma il partito Jamaat-i-Islami’s sta chiamando a raccolta i fedeli musulmani della città e lancia appelli a unirsi alle proteste.