Cracovia: una mostra dedicata a Gesù misericordioso
Nella città di San Giovanni Paolo II e di suor Faustina una mostra invita gli artisti a confrontarsi con l'immagine che ha diffuso nel mondo la devozione alla Divina Misericordia, per rilanciare l'alleanza tra arte e fede.
Il 9 novembre si è tenuto nel Chiostro del Monastero dei Padri Domenicani a Cracovia il “premier vernissage” dell'eposizione di dipinti contemporanei di Gesù Misericordioso secondo l'interpretazione originale di dieci famosi pittori polacchi. Le opere sono state eseguite nell'ambito del progetto Namalować katolicyzm od nowa ("Dipingi di nuovo il cattolicesimo"), che mira a far rivivere la grande tradizione dell’arte sacra. Queste immagini, pur essendo un’emanazione della sensibilità artistica individuale, dovevano essere realizzate – cosa molto importante – secondo le indicazioni scritte da suor Faustina nel Diario per poter servire a scopo di culto, cioè esposti nelle chiese. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con teologi, storici dell'arte, filosofi ed anche con la diocesi di Varsavia-Praga.
“Dipingi di nuovo il cattolicesimo” è un progetto che nasce dall’idea di due istituzioni: l’Istituto di Cultura San Giovanni Paolo II della Pontificia Università Angelicum di Roma e la Fondazione San Nicola, con sede in Polonia. Gli organizzatori avevano deciso che il primo soggetto sacro proposto ai pittori contemporanei sarebbe stato Gesù Misericordioso. Non si trattava di fare delle copie dei due quadri già esistenti e ben conosciuti (di Kazimirowski e Hyla), ma di dipingere opere di grande valore artistico utilizzando il linguaggio della pittura contemporanea e con lo stile specifico di ogni pittore.
Il giorno successivo all'inaugurazione della mostra si è tenuta una conferenza dedicata all'arte sacra contemporanea. Come ha affermato Dariusz Karłowicz, presidente della Fondazione San Nicola, ideatore del progetto e curatore della mostra: «Abbiamo invitato al progetto grandi artisti, chiedendo loro di iniziare insieme ai teologi e storici dell'arte un lavoro importante: far nascere una nuova arte sacra. Volevamo dare agli artisti una possibilità per creare opere che non sarebbero state concepite altrimenti. Il problema che si deve affrontare oggi è una profonda crisi della grande tradizione della pittura religiosa cattolica. Per la prima volta dopo secoli le verità di fede non parlano ai fedeli nel moderno linguaggio delle immagini. L'arte dominante non si riferisce affatto all'insegnamento o ai valori cristiani, o è apertamente anticristiana. Anche se la Chiesa afferma chiaramente che la grande arte dovrebbe essere presente nelle chiese, la pratica è ben diversa. Esprimere l'insegnamento di Cristo nel linguaggio della prossima generazione è dovere di coloro che devono trasmettere al mondo la Verità. Questa è una sorta di nostra cooperazione all'opera dell'Incarnazione».
Come ha affermato mons. Jacek Grzybowski, vescovo ausiliarie della diocesi di Varsavia-Praga e “padre spirituale” del progetto: «Cristianesimo e arte si incontrano su molte questioni fondamentali. Sono uniti dal culto della verità, del buono, del bello e della libertà; sono uniti dall'ammirazione per ogni forma dell'epifania di Dio, da un presentimento dell’esistenza dell’ordine nascosto in questo che è visibile». Il vescovo ha espresso anche la speranza che «questo meraviglioso incontro di arte e religione, Chiesa e artisti, sia un annuncio dei prossimi straordinari eventi spirituali e artistici. Lo dico essendo consapevole della nostra responsabilità di questo progetto», e aggiungendo che «patrocinare la creazione delle opere d'arte – opere belle e profonde che con la loro visione artistica mostrano le grandi opere di Dio – questo è senza dubbio il dovere della Chiesa».
Dipingere ritratti contemporanei di Gesù Misericordioso è stato possibile grazie al supporto di mecenati privati. Il patrocinio saggio e responsabile è della massima importanza: l'arte ha bisogno di talento e intelligenza, ma anche degli sponsor. L'esposizione su Gesù Misericordioso è stata finanziata interamente da sponsor privati polacchi, amici della Fondazione di San Nicola, ed è stata la prima tappa delle attività previste in futuro nell’ambito del progetto “Dipingi di nuovo il cattolicesimo”. Negli anni a seguire, gli organizzatori inviteranno gli artisti ad affrontare altri temi essenziali per la fede cristiana, presenti nell'arte del passato e divenuti patrimonio culturale europeo. Bisogna coltivare la speranza che gli artisti di altri Paesi affiancheranno i pittori polacchi nel confrontarsi con gli argomenti sacri.