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a cura di Anna Bono
Cristianofobia

Continuano in Francia gli atti vandalici e i furti nelle chiese e nei cimiteri

Nel 2017 in Francia sono state profanate 878 chiese e tombe, una media di 2,4 al giorno. Gli oggetti sacri vengono rubati per venderli, ma anche per usarli in riti satanici

Il lunedì dell’Angelo dei vandali sono entrati nella cappella del santuario mariano di Domois, hanno rotto a colpi di ascia la porta della sacrestia, hanno buttato per terra tutte le ostie e le hanno calpestate. “Per fortuna simili atti deliberati di profanazione non sono frequenti – ha spiegato un portavoce della diocesi di Digione al quotidiano La Croix – tuttavia preoccupa la debole reazione delle autorità locali”. La preoccupazione è tanto più giustificata in quanto sono molte dall’inizio del 2018 in tutta la Francia le chiese e le tombe che hanno subito furti, danni e profanazioni. L’Observatoire de la christianophobie, un blog nato nel 2010, ne da notizia quasi ogni giorno. I furti a volte sono opera di ladri che rubano degli oggetti sacri per venderli, ha spiegato padre Frédéric Pelletier, vicario generale della diocesi di Belley-Ars dove una ventina di chiese sono state prese di mira negli ultimi tre anni. Tuttavia “quando si impadroniscono di una pisside contenente delle ostie consacrate non si sa se sia per venderla oppure per utilizzare le ostie, ad esempio nella celebrazione di messe nere”. Se non altro, mentre dal 2008 al 2016 gli atti vandalici e i furti a edifici religiosi e tombe denunciati sono aumentati costantemente, nel 2017 i casi hanno registrato una flessione del 7,5% rispetto al 2016, da 949 a 878, in media 2,4 al giorno. Anche gli atti vandalici a luoghi di culto musulmani sono diminuiti. Nel 2017 sono stati 72 contro gli 85 del 2016, il 15% in meno. Per contro sono aumentati del 22% gli attacchi a luoghi di culto e tombe ebrei, da 23 nel 2016 a 28.