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BEL VEDERE

Com'è profondo il Mediterraneo

Il fascino esercitato dal Mare Nostrum su cinque generazioni di pittori francesi che ce lo rendono in un coro di luci.

Bel Vedere 08_01_2011
Opera d'arte
 Opera d'arte

«Colore cangiante, non sai mai se sia verde o viola, non sai mai se sia azzurro, perché il secondo dopo il riflesso cangiante ha assunto una tinta rosa o grigia». L’osservazione di Van Gogh, riferita alle atmosfere del Mediterraneo, quelle della costa e quelle dell’entroterra provenzale, sintetizza in poche parole la curiosità e il fascino esercitato dal Mare Nostrum su almeno cinque generazioni di pittori francesi che si cimentarono nell’ardua impresa di tradurre in colore quelle stesse luci.  La loro ricerca è ricostruita dalla mostra allestita a Genova che ripercorre l’evoluzione del confronto tra la bellezza di un preciso panorama e uno sguardo artistico desideroso di coglierla e riprodurla su tela.

Attraversare le dieci sale di Palazzo Ducale è come sfogliare un manuale di storia dell’arte: tutti i principali movimenti, succedutisi tra la fine del XVIII e la prima metà del XX secolo, sono documentati, a riprova del fatto che il soggetto “Mediterraneo” ha rappresentato, in questi secoli, un’ imprescindibile e costante presenza. Il visitatore viene accolto, all’ingresso, dai vasti quadri di Vernet e Robert, ancora del tutto settecenteschi poichè solo con Corot e Courbet,  sullo sfondo di un luogo da sempre strettamente connesso alla nozione di antichità, la realtà prende davvero il sopravvento.

Siamo in pieno Ottocento. Di lì a qualche anno, e qualche sala dopo, il tempo del realismo è seguito dalle impressioni di Cézanne, Renoir e Monet,  che inevitabilmente, in molteplici occasioni, hanno avvertito la necessità di esprimere in pittura le suggestioni raccolte durante i loro soggiorni nel sud della Francia. In mostra sono esposti, infatti, i quadri che Cézanne e Renoir dipinsero fianco a fianco nell’estate del 1882 all’Estaque e le tele di Monet a Bordighera e ad Antibes, di qualche anno più tardi. Contemporaneamente anche pittori stranieri restano incantanti da questo paesaggio: a Genova non potevano certamente mancare Van Gogh, che in Provenza dipinge  i suoi  primi salici e i  campi di grano inondati di sole, e il norvegese Munch, che a Nizza per un periodo di convalescenza, tra il 1891 e il 1892, non rimane  indifferente ai riflessi di questa intensa luce e ai suoi colori. Il Post Impressionismo cede il passo ai Fauves, le Belve, rappresentati in mostra da maestri quali Signac, Derain, Braque e Matisse che consegnano, infine, al nuovo secolo appena iniziato visioni ormai moderne, scaturite, sempre e comunque, dalla percezione che l’uomo avverte di sé di fronte alla sconfinata vastità del mare.


MEDITERRANEO. Da Courbet a Monet a Matisse
Genova, Palazzo Ducale
Fino al 1° maggio 2011
Orario:da lunedì a venerdì  9 – 19; sabato e domenica 9 - 20
ingresso: intero € 10; ridotto € 8
info: 0422 429999