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APERITIVO LETTERARIO/7

Chiacchiere tra i grandi nel salotto letterario della contessa Maffei

Cultura 05_09_2021

Merita di essere letto ancora oggi il pregevole saggio del giornalista Raffaello Barbiera intitolato Il salotto della Contessa Maffei, pubblicato per la prima volta nel 1895, riscuotendo subito un grande successo, tanto da raggiungere la sua quarta ristampa nello stesso anno.

Il salotto di Clara Maffei a Milano divenne il più importante in Italia nell’Ottocento, perché vi si radunavano intellettuali, artisti e pensatori italiani di prim’ordine e diveniva luogo di incontro fondamentale anche per scrittori europei di passaggio per il nostro Paese. Lo fu per più di cinquant’anni. Il Barbiera scrisse l’opera quando il ricordo della contessa era ancora vivo tra gli intellettuali milanesi e lombardi ed era forte la sensazione che con la sua morte si fosse chiusa una civiltà e non ci sarebbero state più esperienze simili successivamente.

Barbiera coglieva la sua unicità nell’incontro di una miriade di personaggi, maschili e femminili, che animava il salotto o che passarono di lì, “uomini e donne delle generazioni che diedero vita […] alla grande stagione artistico-letteraria-musicale del nostro Ottocento” (Pietro Esposito).

Tra i personaggi che incontrò la contessa Maffei non possiamo non menzionare Honoré de Balzac, Verdi e Manzoni, assiduo frequentatore e grande amico della contessa.

L’aperitivo di oggi è dedicato a quel salotto, ad interessanti aneddoti relativi a Balzac e Manzoni, al primo incontro di Giuseppe Verdi con l’autore dei Promessi sposi.