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BEL VEDERE

Chagall a Roma

Al Museo dell’Ara Pacis più di cento opere – tra dipinti, disegni e studi preparatori - del grande pittore bielorusso.

Bel Vedere 12_02_2011
La luge dans la neige - © Chagall ® by SIAE 2010

La contemplazione di una qualunque opera di Marc Chagall permette di scoprire  la ricchezza e vastità del suo universo immaginifico, popolato da personaggi, oggetti, creature che rompono, inesorabilmente, l’ordine precostituito. A Roma, presso il Museo dell’Ara Pacis, all’attenzione del visitatore ne sono offerte più di cento – tra dipinti, disegni e studi preparatori – nell’ambito di una mostra già ospitata, lo scorso anno, dal Musée National Marc Chagall di Nizza che l’ha prodotta per celebrare i venticinque anni dalla scomparsa dell’artista.

Più che nota è la sua vicenda biografica: nato nel 1887 a Vitebsk, in Bielorussia, da una povera famiglia ebrea, dopo la Rivoluzione d’Ottobre visse in esilio tra Parigi e New York.  Pur stringendo rapporti con i colleghi contemporanei, in tutta la sua lunga vita non aderì mai ad un movimento preciso, considerando qualsiasi precetto teorico un limite ed un ostacolo alla libera potenza creatrice. Esistono, però, contatti e  affinità con il gruppo dei surrealisti che, infatti, lo corteggiarono, inutilmente, affinché sottoscrivesse il loro pensiero, riconoscendo in lui il vero iniziatore del proprio spirito.

Le immagini di Chagall sono ribaltate,  i piani spaziali capovolti: uomini, cose ed animali sembrano sfidare, con successo, la forza di gravità. Questo mondo sottosopra è il punto di vista da cui la mostra romana indaga la sua arte, la chiave di lettura della sua produzione pittorica e poetica. Un mondo a soqquadro in cui personaggi provenienti da un’altra epoca, ibridi animali, frutto di inconsueti incroci, si muovono tra architetture instabili sullo sfondo delle quali si consumano situazioni quasi magiche, sospese nel tempo, dove il tempo ha rotto ogni argine, come recita il titolo di un dipinto degli anni Trenta.

Il percorso espositivo mette in evidenza questa tipica visione dell’artista, facendo emergere i fattori, artistici e culturali, da cui è stata generata. Oltre alla vicinanza al Surrealismo, fu per lui imprescindibile l’affascinante repertorio iconografico delle lubki, le tradizionali stampe popolari russe nonché la propria appartenenza alla religione ebraica per la quale il peregrinare, tema ricorrente nei dipinti di Chagall, è una condizione stessa dell’esistenza. La figura dell’ebreo errante, con bastone, cappello e fagotto in spalla, appare e scompare spesso nelle sue opere  tanto da indurre lo spettatore a riconoscervi l’artista stesso.

 

CHAGALL

Il mondo sottosopra

Roma, Museo dell’Ara Pacis

Fino al 27 marzo 2011

Orario: da martedì a domenica 9 – 19. Chiuso il lunedì

Ingresso: intero € 11; ridotto € 9

Info: 060608