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post-bianchi

Bose promossa monastero sui iuris

Lasciata alle spalle la crisi, la comunità fondata da Enzo Bianchi rinasce anche sul piano giuridico. Negli stessi giorni in cui un'altra realtà appare declassata...

Borgo Pio 12_08_2023

Fondata nel 1965 da Enzo Bianchi, la comunità monastica di Bose ha visto nei decenni una considerevole ascesa, anche in termini di visibilità, fino alla crisi interna e all'allontanamento del fondatore.

La crisi sembra ora alle spalle con la "promozione" a monastero sui iuris da parte del vescovo di Biella mons. Roberto Farinella che «ricevuta la licenza ad istituire l’ “Associazione privata di fedeli”   dal Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, con atto canonico ha eretto l’Associazione sita a Magnano in fraz. Bose, “Monasterum sui iuris di diritto diocesano” lo scorso 29 luglio, nella festa dei SS Marta, Maria e Lazzaro», come si legge nel sito diocesano.

Si apre insomma una fase di rinascita per il neo-monastero, guidato dal priore Sabino Chialà, eletto nel 2022 dopo il quinquennio di Luciano Manicardi, a sua volta succeduto alle dimissioni di Bianchi.

La coincidenza cronologica è casuale ma non si può fare a meno di notare il parallelismo tra la "promozione" di Bose e il "declassamento" delle Prelature (di fatto, dell'unica Prelatura esistente, quella dell'Opus Dei)