Bologna, gay pride all'asilo
All'asilo di Casalecchio (Bologna) visi truccati dei bambini con i colori dell'arcobaleno, cartelloni a tema e fiabe gay per celebrare il Gay Pride.
Sabato 7 a Bologna si è svolto il Gay pride. Allora l’asilo di Caselecchio, in provincia di Bologna, ha deciso, all’insaputa dei genitori, di far festeggiare anche ai bambini il gay pride dipingendo la loro faccia con i colori dell’arcobaleno, realizzando cartelloni a tema e leggendo ai piccoli fiabe gay come Piccolo Uovo.
I genitori scandalizzati sono scesi in campo. Riportiamo a tal proposito il comunicato stampa dell’associazione Non si tocca la famiglia: “Non si Tocca la Famiglia sostiene la protesta dei genitori che nell'asilo nido Meridiana di Casalecchio (Bo) hanno dovuto subire un vero e proprio indottrinamento gender ai danni dei propri piccoli, che ignari erano giunti in asilo pensando di giocare spensieratamente a quei giochi che in nessun modo dovrebbero inquinare la loro educazione, la loro innocenza, la loro identità e il bagaglio di insegnamenti che i genitori sono chiamati a dare in libertà ai propri figli.
E invece una pensata davvero surreale ha indotto le insegnanti ad un percorso educativo che riproponendo in forma ludica il gay pride ha visto i bambini coinvolti in prima linea come protagonisti.
Siamo giunti davvero oltre ogni limite.
Quando la scuola scavalca il diritto prioritario dei genitori ad essere i primi educatori dei figli quella scuola ha fallito, ha fallito la partecipazione attiva della famiglia, ha fallito la Buona Scuola che con la circolare del 15 settembre 2015 affermava che " che tra i diritti e i doveri e tra le conoscenze da trasmettere non rientrano in nessun modo né ideologie gender ne l'insegnamento di pratiche estranee al mondo educativo. "Ha fallito il buon senso e i genitori hanno tutto diritto di ritirare subito i figli da questa scuola”.
Hanno tutto il diritto di denunciare l'accaduto al Miur anche con il nostro supporto che come Associazione abbiamo come mission la tutela al diritto di educare i propri figli riconosciuto dalla nostra Costituzione e dall'art 26 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo che recita "i genitori hanno il diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai propri figli".
La libertà educativa della famiglia è un bene troppo prezioso in una società dove la famiglia è sotto attacco.
Certamente il nuovo Ministro dell'Istruzione Bussetti e il ministro della Famiglia Fontana non potranno che disapprovare scelte educative attuate contro la volontà dei genitori.
Roma, 13 luglio 2018”