Bambini e anziani
Ora a Gerusalemme c’era ... Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui.(...): «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace...». (Lc 2,22-40)
Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione... Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore ... Ora a Gerusalemme c’era ... Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito ... benedisse Dio, dicendo: «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace...». (Lc 2,22-40)
Nel vangelo i bambini e gli anziani diventano protagonisti. Simeone è chiamato proprio nella vecchiaia ad ascoltare lo Spirito Santo. E l’amore, come al solito, produce gioia e produce eredità: l’anziano profeta testimonia a tutti la gioia della fede trasmettendola alle generazioni future come il più bel dono. Che bello sarebbe se anche noi potessimo dire ai nostri figli e ai nostri nipoti che i nostri occhi sono stati testimoni di una gioia straripante, quella gioia che si prova soltanto nell’incontro reale, personale e intimo con Gesù.